Venerdì 26 aprile 2024, ore 15:04

Energia

Snam: al via un piano industriale da 10 miliardi fino al 2026

Un piano strategico costruito sui tre pilastri di sicurezza delle forniture, sostenibilità e competitività, quello presentato da Snam alle parti sociali sindacali a San Donato Milanese. I vertici della multinazionale hanno illustrato un programma di investimenti approvato dal Consiglio di Amministrazione, presieduto da Monica de Virgiliis, che prevede un totale di 10 miliardi di euro fino al 2026, con un incremento del 23% rispetto al piano 2021-2025 (8,1 miliardi di euro).

“Accogliamo positivamente gli impegni assunti da Snam per i prossimi anni. Si prospettano una crescita occupazionale e un miglioramento complessivo delle performance aziendali, in linea con gli obiettivi normativi e ambientali dettati a livello europeo - commenta la segretaria generale della Femca Cisl Nora Garofalo -. Saranno passaggi importanti da affrontare insieme sulla strada della transizione energetica, per la quale auspichiamo un percorso di relazioni industriali che metta al primo posto una reale e continua partecipazione dei lavoratori alla scelte aziendali”.

Il piano punta allo sviluppo di tre pilastri strategici e si articola su: investimenti nell’infrastruttura del gas lungo l’intera catena del valore (l’acquisto e la messa in esercizio di due Fsru, il potenziamento e l’ottimizzazione del sistema di stoccaggio, il rafforzamento della Linea Adriatica, lo sviluppo di Gnl di piccola taglia - midstream - e l’ampliamento delle reti di stazioni a Gnl-bioGnl e in prospettiva a idrogeno); sviluppo dei gas verdi (idrogeno e biometano) e il contributo alla decarbonizzazione dei consumi attraverso misure di efficienza energetica e la tecnologia Ccs (Carbon Capture and Storage); digitalizzazione e ottimizzazione degli asset e dei processi industriali.

Dei 10 miliardi di investimenti, 9 miliardi sono destinati all’infrastruttura del gas. Nel dettaglio 6,3 miliardi di euro sul trasporto (rispetto a 5,4 miliardi del precedente piano), compresi gli investimenti relativi al potenziamento della Linea Adriatica e l’applicazione della nuova metodologia per la valutazione dello stato di salute degli asset per le sostituzioni di rete; 1,3 miliardi di euro per l’ampliamento e il rinnovo dei siti di stoccaggio (rispetto a 1,2 miliardi del precedente piano); 1,4 miliardi di euro destinati al Gnl, con un significativo aumento riconducibile all’acquisto dei due rigassificatori galleggianti e ai relativi investimenti infrastrutturali. Anche sul versante occupazionale, il dato presentato da Snam risulta in crescita, con un totale di 3.610 addetti rispetto ai 3.016 previsti del 2018. L’obiettivo che il gruppo si è posto è quello di arrivare a un personale di 3.897 unità entro la fine del 2023 e a 3.990 nel 2025.

“Il 2022 è stato un anno di svolta per il sistema energetico globale - ha dichiarato l’amministratore delegato di Snam Stefano Venier -. In uno scenario di incertezza e volatilità estrema, Snam è stata in grado di garantire il massimo supporto per far fronte all’emergenza, costruendo i presupposti per le azioni necessarie alla gestione del prossimo futuro. Nell’arco di piano 2022-2026 aumenteremo gli investimenti in maniera significativa rispetto al passato, al fine di rafforzare le nostre infrastrutture e contribuire alla maggiore sicurezza energetica del Paese per i prossimi anni e per l’orizzonte più lontano. In parallelo, continueremo a lavorare per un futuro carbon neutral, puntando sulle molecole verdi: idrogeno e biometano accompagneranno il nostro cammino verso la neutralità carbonica così come le iniziative per la decarbonizzazione dei consumi finali, e a loro abbiamo destinato un miliardo di euro al 2026. Nello stesso orizzonte temporale, malgrado uno scenario ancora instabile, prevediamo una crescita rilevante dei principali indicatori economici che potrà realizzarsi senza intaccare la nostra solidità finanziaria con l’obiettivo di costruire un sistema energetico più sostenibile, resiliente e duraturo”.

Sara Martano

( 10 marzo 2023 )

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