Oltre mezzo milione di lavoratori in Somministrazione dovranno attendere ancora il rinnovo del contratto nazionale per l’interruzione delle trattative. La causa è una "grave presa di posizione" dell’associazione di categoria delle Agenzie, Assolavoro. A comunicarlo i sindacati FeLSA Cisl NIdiL Cgil UilTemp. "Dopo oltre 16 mesi dalla presentazione della piattaforma per il rinnovo e decine di incontri di approfondimento - spiegano - Assolavoro ha comunicato l'intenzione di non proseguire il confronto adducendo motivazioni che giudichiamo pretestuose". Secondo i sindacati "manca la volontà di trovare per via negoziale le soluzioni alle problematiche che riscontrano i lavoratori impiegati dalle Agenzie per il Lavoro in tutti i settori, sintetizzate nella piattaforma di rinnovo del contratto". Tra le principali criticità la richiesta di un riconoscimento economico modulato tenendo conto dell’anzianità di settore, in modo da ridistribuire il valore generato dalle persone che lavorano all’interno di un comparto in fortissima crescita da anni. I punti in discussione, poi, vertono su maggiore sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro oltre che continuità occupazionale, sia evitando che il tempo indeterminato in somministrazione diventi un "contratto a termine mascherato", sia arginando il turn over, cioè la continua sostituzione dei lavoratori sulle stesse posizioni lavorative. Necessario, quindi, anche migliorare le regole del Mog (Monte ore garantito). Inoltre, in caso di perdita della missione, i sindacati chiedono di aumentare le indennità di disponibilità e di considerare collettivamente le interruzioni di missione plurime. Riguardo alle prospettive occupazionali e alla "gestione" delle carriere lavorative all’interno della somministrazione, le organizzazioni sindacali ritengono fondamentale migliorare la qualità della formazione e del placement che offre il sistema bilaterale, dare piena attuazione alle norme esistenti su preavviso, proroga e clausola sociale, garantire le attuali prestazioni erogate dal Fondo di Solidarietà, migliorare e aumentare le prestazioni dell’ente bilaterale Ebitemp, rafforzare i confronti sindacali a livello territoriale. Infine - concludono le categorie - segnaliamo che in troppi luoghi di lavoro il principio della parità di trattamento tra lavoratori somministrati e dipendenti diretti, sancito dalla legge e dal contratto in vigore, è violato o applicato in maniera erronea: è dovere delle Agenzie per il Lavoro applicarlo correttamente.
Ce.Au.