Eni ha deciso di chiudere le attività di cracking (processo attraverso il quale si ottengono idrocarburi paraffinici leggeri), a Porto Marghera. Uno stop che potrebbe avere ricadute anche sul petrolchimico di Ferrara e sul polo di Ravenna. Proprio per questo la Regione ha convocato un incontro con l'azienda, i sindacati e i sindaci delle due città dove, in questi anni, sono stati fatti importanti investimenti che non vanno pregiudicati, come pure i progetti futuri per quanto riguarda i siti produttivi e l'occupazione. A sostenerlo sono le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil e dei sindacati di categoria Filctem, Femca e Uiltec.
Per questo sarebbe opportuno - affermano sindacati e Regione- ci fosse un interessamento del ministero dello Sviluppo economico, che non può rimanere un attore esterno con migliaia i posti di lavoro in ballo. Si tratta di una vertenza che assume anche carattere strategico - aggiungono - in un comparto dove ci si aspetta una significativa transizione ecologica.
Le rassicurazioni ricevute sui petrolchimici di Ferrara e Ravenna "sono insufficienti" - secondo i sindacati emiliano-romagnoli - anche dopo il vertice di oggi in Regione".
"Il recente annuncio di Eni, da cui dipende in larga misura l'approvvigionamento di materie prime nei siti petrolchimici Versalis del cosiddetto "quadrilatero padano", Ferrara, Mantova e Ravenna - ragionano i sindacati - ha giustamente provocato grande allarme tra i lavoratori del settore per la tenuta occupazionale e competitiva di Versalis", a cui i poli di Ferrara e Ravenna fanno capo, insieme a quelli di Mantova e Marghera. Per questo, all'incontro in Regione "abbiamo evidenziato come non sia più rinviabile un tavolo istituzionale nazionale che si preoccupi del futuro della chimica italiana e del ruolo che essa dovrà avere per accompagnare il processo industriale verso un’economia green", spiegano i sindacati. Proprio per "la complessità dei temi e l'ampiezza degli interessi in campo - aggiungono le sigle sindacali - non abbiamo ritenuto sufficienti le rassicurazioni rispetto alla garanzia delle forniture di materie prime necessarie ai petrolchimici di Ferrara e di Ravenna, che pure Eni e Versalis, anche in questa occasione, hanno ripetuto, ma abbiamo chiesto di esplicitare il ruolo che Eni dovrà assumere rispetto alle trasformazioni in atto, di chiarire la strategia che verrà messa in campo e di condividere il piano industriale".
Ce.Au.