Sabato 27 luglio 2024, ore 15:45

Accordi

Tim: accordo raggiunto per 2mila uscite volontarie

Accordo raggiunto nella notte tra martedì e mercoledì, tra sindacati e Tim per 2.000 uscite volontarie. Con la consapevolezza che, nel difficile contesto in cui si trovano il gruppo, impegnato nella separazione della società della rete, e tutto il settore Tlc, potrebbe essere l'ultimo in cui appoggiarsi all' art. 4 della Legge Fornero e gestire in maniera non traumatica gli esuberi dichiarati. Approfittando della proroga fino a novembre 2026 della possibilità di isospensione fino a 7 anni, l'accordo prevede inoltre assunzioni mirate in ambito on field e progettisti di rete e la compensazione delle uscite in isospensione delle donne, attraverso l'assunzione in pari numero di altrettante donne. "Dobbiamo gestire la vertenza Tim evitando frammentazioni e spezzatini del perimetro aziendale, rilanciando una grande azienda che è decisiva per la crescita, lo sviluppo, l'innovazione e la modernizzazione del nostro Paese". Ha dichiarato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a margine del convegno "Un patto per l'industria italiana", organizzato dalla Cisl. Più in generale, ha osservato, "bisogna rinnovare i contratti, innovare la contrattazione e l'Ipca deve tener conto dell'energia importata. Le relazioni sindacali in questa stagione di trasformazione sono necessarie e decisive. La contrattazione va sostenuta e rafforzata anche con incentivi fiscali da parte del governo". "Senza investimenti - ha infine sottolineato - nella nostra manifattura l'Italia e l'Europa non ripartono, chiediamo al governo di aprire una grande riflessione con il sindacato per un nuovo piano industriale ed energetico". "In attesa delle scelte sul destino di Tim, se prevale la logica dello spezzatino, avremmo miglia di esuberi - intervien Alessandro Faraoni, segretario generale Fistel. Alleggerire gli organici quindi, con accordi non traumatici accompagnando i lavoratori e le lavoratrici alla pensione con 6 e 7 anni di anticipo è un risultato straordinario e una valorizzazione delle risorse umane". "La scelta di anticipare la pensione alle donne 7 anni prima è un fatto storico - dichiara Faraoni - si tutelano le donne che hanno avuto carriere lavorative discontinue, astensioni per maternità e che possono meglio occuparsi della vita familiare". Ma il sindacato ha espresso anche "insoddisfazione perché Tim non ha accettato la possibilità di estendere il beneficio agli invalidi e ai lavoratori fragili". La situazione di Tim è molto preoccupante - analizza Faraoni - per la crisi del settore delle telecomunicazioni e per l'indifferenza che il Governo manifesta nei confronti di tutti i lavoratori del settore. "Ulteriori accordi - conclude l’esponente Fistel - possono essere valutati esclusivamente a fronte di un piano industriale certo che valorizzi l'azienda e le professionalità interne".
Ce.Au.

( 23 marzo 2023 )

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