Ora che il nuovo governo si è insediato vanno subito riconvocati i tavoli di crisi presso il Mise, a partire da Whirlpool Napoli. A sollecitarlo è il segretario generale Fim Cisl Campania, Raffaele Apetino. "Auspichiamo, per il bene dei lavoratori e delle lavoratrici, che il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti sia totalmente in discontinuità con i responsabili del Dicastero che l'hanno preceduto, visto che ad oggi nessun tavolo di crisi delle aziende metalmeccaniche campane ha trovato una soluzione positiva". "Non c'è un minuto da perdere - insiste Apetino - il ministro Giorgetti e il ministro del Lavoro Orlando si confrontino al più presto con le organizzazioni sindacali per affrontare le vertenze industriali, al fine di trovare una soluzione per i metalmeccanici della Campania, a partire dalla Whirlpool di Napoli i cui lavoratori vedranno scadere definitivamente gli ammortizzatori sociali il 31 marzo".
"Whirlpool di Napoli con 357 dipendenti, Caserta con 250 dipendenti, Dema con oltre 500 dipendenti, Irisbus con oltre 300 dipendenti, Ids con più di 100 dipendenti a cui aggiungere l'indotto che dà lavoro ad altre 1.500 lavoratori - ricorda il sindacalista - sono solo alcune delle mine sociali dislocate in Campania che rischiano di scoppiare in breve tempo. Abbiamo quantificato - continua - tra i 40 mila e i 59 mila lavoratori del settore metalmeccanico soprattutto delle piccole e medie aziende, dal settore automotive al settore aerospazio fino al settore ferroviario, che per effetto della crisi industriale acutizzata dalla pandemia, rischiano di perdere il posto di lavoro se il governo non mette al centro della sua agenda di governo la difesa del tessuto industriale al Sud, a partire da quello campano". Non bisogna dimenticare che in Campania "ogni posto di lavoro è un presidio di legalità: i lavoratori ed il sindacato tutto non chiedono alle istituzioni soluzioni assistenziali ma una continuità lavorativa industriale che garantisca reddito e dignità per il futuro".
Cecilia Augella