Stato di agitazione dei lavoratori del gruppo ITX Italia (che associa le insegne Zara, Zara Home, Stradivarius, Pull & Bear, Oysho, Bershka e Massimo Dutti) con otto ore di sciopero a livello territoriale e regionale e ulteriori otto ore di sciopero che verranno presto definite a livello nazionale.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno dichiarato la mobilitazione, per la mancanza di un accordo sul nuovo contratto integrativo aziendale.
I rappresentanti dei lavoratori "denunciano un atteggiamento di chiusura dell'azienda a tutte le proposte presentate oltre un anno fa e relative alla conferma delle commissioni concordate all'atto delle assunzioni e all'aumento dei buoni pasto dagli attuali 5 euro a 8 euro". "Il punto di rottura - affermano i sindacati -si è manifestato nella volontà dell'azienda (che per fatturato, nel settore, è al terzo posto nel mondo) di andare a riformulare le attuali commissioni, retribuzioni che dopo 15 anni risultano sostanzialmente acquisite nella parte retributiva, con un premio variabile calcolato una parte sul conto economico dell'anno precedente (denominato "storico") e un'altra parte sul budget annuale.
Questa proposta verrebbe compensata con l'inserimento di un piano welfare differenziato tra addetti part-time e full-time e tra insegna ed insegna".
Nel corso dell'ultimo incontro, l'azienda ha inoltre dichiarato di essere impossibilitata a concedere forme di premialità e qualsiasi altra forma economica (come i bonus sino a 600 euro per il caro bollette del DL Aiuti-Bis) a causa del mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro di Federdistribuzione, scaduto ormai nel 2019, attrice principe di quella negoziazione. "Siamo stanchi di tutte le variabili eventuali e negative portate al tavolo dall'azienda - conclude la nota dei sindacati - quando anche per il 2022 una reale redistribuzione del reddito e dei profitti d'impresa verrà attuata solamente tra le figure apicali".
Ce.Au.