I lavori saranno conclusi dall'intervento della leader della Cisl, Daniela Fumarola.
Per noi, sottolinea Fumarola, ”parlare di pace non è un gesto di retorica, ma un atto di verità, in un tempo in cui essa è fragile, minacciata, ferita. Una pace segnata da troppe guerre nel mondo, da ingiustizie, da nuove disuguaglianze che avanzano sempre di più. Una pace messa in discussione anche da un clima culturale che tende a dividere, a polarizzare, a contrapporre. La pace si costruisce ogni giorno nei gesti, nei toni, nella parole attraverso il dialogo, avendo fiducia nella democrazia, nella partecipazione, nel rispetto reciproco tra i popoli e tra le persone”. In un tempo segnato da troppi conflitti aperti, dall'Ucraina al Medio Oriente, fino alle guerre dimenticate in Africa e in Asia, aggiunge la numero uno del sindacato di Via Po, ”vogliamo ribadire che la pace non è un sogno retorico, ma una responsabilità quotidiana. Non si ottiene con i proclami, ma con l'impegno concreto a unire, a costruire coesione, a ridare fiducia ad un mondo che ha bisogno di più umanità e solidarietà”.
Giampiero Guadagni
