Sabato 22 novembre 2025, ore 13:56

Legge di bilancio 

Fdi conferma i condoni large, Salvini vuole il silenzio-assenso 

Condono large e riserve auree di Bankitalia, contante anche sopra i 5 mila euro ma con il bollo, previdenza complementare per i nuovi nati. Fratelli d'Italia tira dritto e negli emendamenti segnalati alla manovra conferma tutti i cavalli di battaglia di questi giorni. Ma il leader della Lega Matteo Salvini interviene in serata, dice no alle proposte di sanatoria edilizia così come ipotizzate finora e rilancia proponendo il meccanismo del silenzio assenso: i Comuni devono risponde entro sei mesi se non lo fanno l'immobile ha tutti i diritti, è in regola. Dalla Lega arrivano anche altre proposte: dagli affitti brevi alla norma sui dividendi e sul congelamento dello scalino pensionistico rinunciando, però, a tentare addirittura l'opzione dell'abbassamento dell'età pensionabile ipotizzata in un primo tempo con una copertura che triplicava il prelievo Irap su banche e assicurazioni.

Da Forza Italia si attendono le proposte su casa, compensazione dei crediti, dividendi e comparto sicurezza. Mentre Noi moderati insiste sugli affitti lunghi e le detrazioni sui libri scolastici e Civici d'Italia propone il dimezzamento della tassa che i Comuni possono chiedere per la domanda di cittadinanza. Insomma, nonostante il passaggio delle forche caudine dei segnalati le richieste di modifica all'interno della maggioranza restano tante e diversificate e è toccato al vertice di maggioranza di ieri sera con la premier e il ministro Giancarlo Giorgetti provare a trovare una quadra. Anche perché proprio mentre Fdi spinge sulle sanatorie arriva un no apparente alle sanatorie con una proposta che potrebbe allargare ancora di più le maglie di un condono, con il meccanismo del silenzio assenso: "Siccome ci sono milioni di pratiche arretrate, secondo me la soluzione non è fare nuovi condoni - dice - la proposta che porto come Lega e come ministro - ha spiegato Salvini - è di dare 6 mesi al massimo di tempo agli enti locali per rispondere alle migliaia di cittadini che hanno fatto domanda di condono 5 anni fa o 40 anni fa, pagando.

I Comuni devono dare una risposta e se non lo fanno entro sei mesi, vale il silenzio assenso, e vuol dire che quell'immobile ha tutti i diritti e tutti i permessi". Il parlamento la tela degli emendamenti vede cancellazioni e proposte. Nella scrematura delle proposte non passa la proposta di Fratelli d'Italia per lo stop alla proroga dell'innalzamento della tassa di soggiorno. Così come Noi Moderati non segnala il voucher di 1.500 euro per le famiglie con Isee sotto i 30 mila euro per le scuole paritarie. da vedere se Forza Italia farà lo stesso. Anche le opposizioni avanzano le proprie proposte prioritarie puntando su quelle unitarie e proponendo, anche, di destinare, maggioranza e opposizione, i 100 milioni del tesoretto a un'unica misura: in cima alla lista un fondo affitti. Tra i temi comuni nel centrosinistra anche gli enti locali per i quali le opposizioni chiedono più risorse con Avs che ha manifestato in piazza contro i tagli che li interessano. Tornando, però, alle proposte identitarie di maggioranza, è lo stesso viceministro dell'Economia Maurizio Leo a confermare che lo spazio per la sanatoria edilizia, fortemente voluta da FdI quantomeno per la Campania, sarà trovato.

"La situazione particolare di quella Regione - allarga le braccia - è sotto gli occhi di tutti". Da capire, però, per quale dei quattro condoni proposti dal partito della premier ci potrà essere il disco verde. In due casi, infatti, si interviene sulla sanatoria del 2003 - quella che riguarderebbe in particolare la Regione Campania - mentre un altro apre ad un condono per sanare opere abusive ultimate entro il 30 settembre 2025 e l'ultimo ipotizza per i Comuni una regolarizzazione abusi edilizi, in seguito ai procedimenti previsti dalle sanatorie del 1985, 1994 e 2003 entro il 31 marzo 2026. Da FdI arriva poi l'emendamento identitario a firma del capogruppo Lucio Malan che sancisce che "le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d'Italia appartengono allo Stato, in nome del Popolo italiano". Il campo progressista intanto spinge sul pacchetto unitario ma ciascuno poi indica le proprie bandiere.

Rodolfo Ricci

( 20 novembre 2025 )

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