Poi la premier ha parlato della situazione in Medio Oriente. Per il piano in 20 punti sulla crisi mediorientale ”siamo molto grati a tutti i mediatori per lo sforzo diplomatico, Egitto, Qatar e Turchia, soprattutto al presidente degli Usa Donald Trump che ha dedicato energie straordinarie per raggiungere quello che è un suo indiscutibile successo”. Per Gaza ”l'Italia continua a svolgere un lavoro intenso che la pone al primo posto tra le nazioni occidentali ed è pronta a incrementare il suo sforzo. Siamo pronti a fornire tutto il sostegno necessario all'Anp, anche sul piano della formazione dei quadri dirigenti, affinché possa presto assumere piena responsabilità di governo all'interno di confini riconosciuti. L'Italia è pronta a contribuire attivamente al 'giorno dopo', anche partecipando - qualora le fosse richiesto - ai lavori del Board of Peace, l'organo di governo provvisorio per la Striscia”.
Come previsto, le comunicazioni in Parlamento in vista del vertice europeo sono state l’occasione per Meloni di ribadire che l'Italia è stata e resterà a fianco di Kiev. Sull'Ucraina, infatti, Meloni ha detto: "La nostra posizione non cambia e non può cambiare davanti alle vittime civili, alle immagini delle case sistematicamente bombardate dai russi sulla popolazione civile che resiste da oramai quattro anni. Il nostro sostegno al popolo ucraino rimane determinato nell'unico intento di arrivare alla pace”. Ma l’Italia non invierà soldati.
Non solo Medio Oriente e Ucraina. Nel suo intervento, la premier ha toccato anche altri temi che saranno affrontati nel Consiglio europeo. Tra questi, la difesa: ”Su un piano più ampio, il rafforzamento della difesa richiede soluzioni finanziarie ancora più ambiziose, chiediamo di aprire un dibattito per rendere permanente la flessibilità sul patto di stabilità e crescita per gli investimenti”.
Quanto al clima ”l’'Italia non potrà sostenere la proposta di revisione della legge europea. Continuerà a sostenere un ambizioso percorso di riduzione delle emissioni. Chiediamo un intervento coraggioso alla Commissione europea per correggere un ampio numero di scelte azzardate compiute in passato con il Green Deal, che ora stanno mostrando tutti i loro limiti”.
Un passaggio anche sul tema migranti. ”Continua l'azione decisa dell'Italia nel contrasto all'immigrazione illegale di massa. I risultati stanno arrivando e una volta che avremo finalmente creato un quadro di norme europee efficaci, quei risultati saranno ancora migliori”.
Approvate le risoluzioni di maggioranza e quella, riformulata di Azione. Bocciate quelle di Pd, M5S e Avs. Quella del Pd chiedeva di ”scegliere senza esitazioni e ambiguità di fronte alle minacce globali e alle sfide continue rappresentate dall'amministrazione americana, l'interesse europeo”. Quella del M5S chiedeva di interrompere la fornitura di armi all’Ucraina e di sanzionare Israele. Quella di Avs chiedeva il riconoscimento dello Stato di Palestina e una tassazione europea sulle grandi ricchezze.
Giampiero Guadagni
