Partiamo da un dato fondamentale: sono tornati a crescere ad agosto i tassi dei mutui per l'acquisto di una casa. Secondo gli ultimi dati Abi infatti il tasso medio si è collocato al 3,31% rispetto al 3,20% del mese precedente. Il dato di agosto, come già accaduto ad aprile, ha interrotto la ripida discesa dei tassi avviata a gennaio 2024. Non sorprende quindiche nel secondo trimestre 2025 l'indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, aumenta del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 3,9% nei confronti dello stesso periodo del 2024 (era +4,4% nel primo trimestre). Lo stima in via preliminare l'Istat evidenziando "una leggera decelerazione rispetto al primo trimestre 2025".
Questi andamenti si manifestano in un contesto di crescita attenuata dei volumi di compravendita: +8,1% la variazione tendenziale registrata nel secondo trimestre 2025 dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate per il settore residenziale dopo l'11,2% del trimestre precedente. A Roma si registra un incremento su base annua del 4,4% (in rallentamento rispetto al +6,5% del trimestre precedente); seguono Milano, dove si evidenzia un rialzo tendenziale del 2,0% (in forte ripresa dopo il -0,1% del primo trimestre) e Torino, che segna una crescita pari all'1,9% (in decelerazione dal +6,4% del trimestre precedente). Non è da sottovalutare neanche il fatto che agosto per gli italiani è stato più costoso il carrello della spesa. Il mese scorso infatti ha registrato un'accelerazione su base annua i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona, salendo dal +3,2% a +3,4%. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto mantengono invece lo stesso ritmo di crescita tendenziale (+2,3%). Sale inoltre, anche se in misura modesta, l'inflazione di fondo: +2,1% da +2,0%.
Tornando al mercato immobiliare, la crescita tendenziale dell'Ipab si deve soprattutto ai prezzi delle abitazioni già esistenti, che aumentano del 4,5% (in decelerazione rispetto al +4,9% del trimestre precedente) e, in misura più contenuta, a quelli delle nuove abitazioni che salgono dell'1,1% (in calo rispetto al +1,5% del primo trimestre). Su base congiunturale, la dinamica di aumento dell'Ipab (+2,7%) è imputabile sia ai prezzi delle abitazioni nuove (+4,4%) sia a quelli delle già esistenti (+2,4%). Il tasso di variazione acquisito dell'Ipab per il 2025 è pari a +3,5% (-0,9% per le abitazioni nuove e +4,4% per quelle già esistenti). I prezzi delle abitazioni sono in crescita, sia su base congiunturale sia su base annua, in tutte le ripartizioni.
In particolare, il tasso di crescita tendenziale più marcato si registra nel Nord-Est (+5,4%, in accelerazione rispetto al +5,2% del trimestre precedente) e riflette principalmente l'aumento dei prezzi delle abitazioni già esistenti (+6,5%) e, in misura decisamente più contenuta, delle nuove (+0,8%). Nelle altre ripartizioni, i prezzi registrano una dinamica più contenuta: +3,8% nel Centro (in decelerazione dal +4,7%), +3,6% nel Sud e Isole (da +4,7%) e +3,4% nel Nord-Ovest (da +3,8%). Su base tendenziale, i prezzi delle abitazioni registrano aumenti in tutte le città per le quali viene diffuso l'Ipab. A Roma si registra un incremento su base annua del 4,4% (in rallentamento rispetto al +6,5% del trimestre precedente); seguono Milano, dove si evidenzia un rialzo tendenziale del 2,0% (in forte ripresa dopo il -0,1% del primo trimestre) e Torino, che segna una crescita pari all'1,9% (in decelerazione dal +6,4% del trimestre precedente).
Rodolfo Ricci