L’esame della Legge di bilancio in Aula del Senato "comincerà il 22 dicembre e andrà avanti il giorno dopo per l'approvazione", con voto quindi previsto il 23. È quanto deciso dalla conferenza dei capigruppo del Senato, come ha riferito il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Inoltre è arrivato l'emendamento del governo alla manovra con misure per 3,5 miliardi annunciato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Il testo contiene diversi interventi, dalle Zes e Transizione per le imprese, all'adesione automatica alla previdenza complementare fino agli stanziamenti per il Ponte sullo stretto di Messina. Viene introdotto anche un articolo con disposizioni in materia di rimodulazione del Pnrr.
La prima novità riguarda l’iper e superammortamento previsto dalla manovra per le imprese che investono in beni strumentali, che diventa triennale. Prevista la proroga fino al "30 settembre 2028" (la manovra ora fissa il termine il 31 dicembre 2026, o al 30 giugno 2027) per le agevolazioni riguardanti gli investimenti in beni strumentali nuovi materiali e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica o digitale in chiave Transizione 4.0 e 5.0 destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato. L'emendamento elimina anche "la maggiorazione ulteriore del costo di acquisizione per gli investimenti 'green'" e condiziona "la spettanza dell'incentivo alla circostanza che gli investimenti abbiano ad oggetto beni 'Made in EU'".Inoltre, il trattamento pensionistico anticipato rispetto alla vecchiaia per il quale sono previsti al momento almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (un anno in meno per le donne) decorre trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti contributivi se sono maturati entro il 31 dicembre 2031 ma questa finestra mobile cresce a partire dal 2032.
La finestra sale a quattro mesi se i requisiti sono maturati entro il 31 dicembre 2033, ai cinque mesi dalla data di maturazione dei requisiti se sono maturati entro il 31 dicembre 2034 e a sei mesi dalla data di maturazione dei medesimi requisiti se gli stessi sono maturati a decorrere dal 1° gennaio 2035. Questo si aggiunge alla crescita dei requisiti legati all'aspettativa di vita secondo i quali, prevede la manovra, c'è un aggiunta di un mese nel 2027 e altri due mesi nel 2028. E ancora, dal 2031 varrà meno il riscatto della laurea breve per la pensione anticipata: secondo un emendamento presentato dal Governo alla legge di Bilancio dal 2031, "ai soli fini della maturazione del diritto al pensionamento anticipato" sulla base dei 42 anni e 10 mesi di contributi, oltre l'aumento dell'aspettativa di vita (un anno in meno per le donne) per il conseguimento di questi requisiti non concorreranno sei mesi tra quelli di anzianità contributiva riscattati per la laurea breve, ovvero i diplomi universitari previsti dalla legge 341/1990.
Questo aumenterà a 12 mesi nel 2032, a 18 mesi nel 2033, a 24 mesi per chi matura i requisiti nel 2034 e a 30 mesi per chi li matura nel 2035. L’ultimo emendamento depositato dal governo alla manovra prevede anche l’adesione automatica alla previdenza complementare per i lavoratori dipendenti del settore privato di prima assunzione. La misura scatta dal primo luglio 2026 ed esclude il lavoro domestico. Entro sessanta giorni dalla data di prima assunzione il lavoratore può scegliere di rinunciare - si legge nel testo - "conferire l'intero importo del Tfr maturando a un'altra forma di previdenza complementare dallo stesso liberamente prescelta" o "mantenere il Tfr secondo il regime" previsto per legge. Scelta che può essere in un secondo momento revocata. Niente di fatto invece al momento per l'innalzamento del tetto del contante sopra l'attuale soglia di 5 mila euro. È stato infatti ritirato l'emendamento di FdI, a prima firma Gelmetti, che introduceva dal primo gennaio 2026 una imposta speciale di bollo, di 500 euro, sui pagamenti effettuati in denaro contante in Italia per un importo compreso tra 5.001 e 10.000 euro.
Rodolfo Ricci
