Rottamazione allargata a quanti hanno un accertamento, ritocchi sulle pensioni e sugli affitti brevi. La Lega, anche per voce diretta di Matteo Salvini, alza di nuovo il tiro sulla manovra. Non solo. Se il tema dei temi resta quello delle coperture il partito rilancia, con Claudio Borghi, un vecchio tormentone: quello del Mes. Farò una serie di proposte, fa sapere il senatore, scelto quest'anno come relatore per il partito di Salvini alla manovra. E una di queste che, ammette lui stesso, "farà discutere" potrebbe essere quella, via emendamento, di "vendere agli altri Paesi le nostre quote del Mes" per "procurarci 15 miliardi per abbassare le tasse". Parole che vengono bollate come "uno scandalo" dall'opposizione. Così come l'ipotesi, avanzata sempre dal senatore, di liberare risorse cancellando le pensioni di reversibilità per le unioni civili. Uscite che suonano come boutade ma che danno in qualche misura il segno di come la Lega intenda affrontare la partita. Intanto il ministro Giancarlo Giorgetti e la premier Giorgia Meloni continuano a ribadire la linea della prudenza e della barra ferma sui conti.
E rimandano al mittente, ancora una volta, le accuse di aver fatto una manovra per ricchi. "Serve coraggio a dirlo", sottolinea la premier dal comizio di Bari. Così anche il vicepremier Antonio Tajani: "Non ci vengano a dire che noi non aiutiamo i più deboli". Con l'avvicinarsi della scadenza del termine per gli emendamenti di venerdì prossimo, mentre i partiti affilano le armi per l'esecutivo c'è l'esigenza, come ogni anno, di evitare l'effetto 'assalto alla diligenza'. Pochi ritocchi mirati e coperti, resta la linea. Tra questi, con tutta probabilità, ci potrà essere qualche spazio sugli affitti brevi e i dividendi così come lo sblocco dei crediti d'imposta per le Pmi. Un'altra modifica di rilievo che potrebbe prendere corpo, è quella sulla quale insistono gli industriali, dopo le aperture dello stesso Giorgetti in materia, ovvero rendere strutturale l'iper-ammortamento.
I partiti, però, Lega in primis continuano a chiedere di più. Sulle pensioni, fa sapere Salvini "Durigon sta lavorando" e "ci sono margini". Inoltre, per quanto riguarda la rottamazione, dice "stiamo lavorando con nostri emendamenti per allargare ancora di più la platea anche a chi ha degli accertamenti in corso". Su quest'ultimo punto il Mef per ora non chiude. "A saldi invariati - evidenzia il sottosegretario al Tesoro, il leghista Federico Freni - mantenendo l'equilibrio di bilancio, tutte le istanze politiche sono ampiamente legittime soprattutto se condivise dalla maggioranza". Ma parlando di 'pace fiscale' alla questione delle coperture se ne aggiunge una più politica visto che, come evidenzia un big azzurro: "la rottamazione quinquies non ha visto da subito noi ed FdI particolarmente favorevoli". Per quanto riguarda Forza Italia, intanto, oggi è stata fissata la dead line per i singoli parlamentari per fare le proprie proposte che verranno poi scremate a livello politico.
"L'ho detto anche al ministro Giorgetti - sottolinea Tajani - noi faremo le nostre proposte. Io mi riferisco soprattutto alle forze dell'ordine, all'articolo 18 e agli affitti brevi. Quindi no tasse sulla casa, non una doppia tassazione sui dividendi e aumenti per le forze dell'ordine". Anche Noi Moderati sta studiando le proprie proposte di modifiche e quelle sulle quali con certezza insisterà sono gli incentivi per gli affitti lunghi e la detassazione dei libri scolastici anche per le superiori. Fratelli d'Italia ha in vista oggi un confronto per scremare gli emendamenti e individuare le priorità. "È prevedibile - evidenzia la capogruppo meloniana in commissione Bilancio alla Camera Ylenja Lucaselli - che ci si concentrerà su due aspetti fondamentali: il primo è cercare di migliorare la norma sui dividendi, che va aggiustata per incentivare gli investimenti in Italia. E poi tutto ciò che riguarda gli immobili, perché è davvero una priorità per gli italiani".
Rodolfo Ricci
