Confronto con le banche alle battute finali. E assalto dei ministeri in via di contenimento. Mentre si limano le ultime misure, iniziano a circolare le prime bozze della legge di Bilancio, gelosamente custodite da Mef e Ragioneria fin quasi all'ultimo minuto utile. E prende forma un testo meno snello di come ci si aspettava, anche perché tra le pieghe dei 137 articoli spuntano delle novità, piccole e grandi, dall'intervento sulle tasse per gli affitti brevi alla definizione dei Lep, premessa per tentare di chiudere anche la riforma dell'Autonomia differenziata. L'impianto degli interventi è sostanzialmente confermato: c'è un primo calo dell'Irpef per il ceto medio - caro a Forza Italia ma che si intestano tutti i partiti della maggioranza - ma anche la rottamazione (light come osservano da Fratelli d'Italia) che la Lega voleva a tutti i costi - e su cui farà il punto martedì al Consiglio federale a via Bellerio.
E c'è una primissima versione di quel pacchetto di interventi che disegna il "contributo" da parte di banche e assicurazioni alla manovra su cui ha messo la faccia la stessa Giorgia Meloni: quattro capitoli - dall'Irap allo svincolo volontario delle riserve ex extraprofitti - che potranno anche essere rimodulati ma certo non cancellati Per l'approdo in Parlamento si dovrebbe superare, salvo sorprese, la scadenza di legge di ieri: è un punto su cui il governo si era impegnato negli scorsi anni ma che in precedenza non era stato quasi mai rispettato. Del resto i senatori non si aspettano di vedere l'articolato ufficiale prima di metà settimana. Intanto i partiti scaldano i motori per spingere le bandierine più in là, con i leghisti che insistono sulle banche (che a loro volta aspettano di vedere il pacchetto definitivo per fare le loro valutazioni) e gli azzurri che già spingono per alzare l'asticella dello sconto Irpef. Intanto si delineano meglio detassazioni e decontribuzioni, per dare una mano ai salari da un lato e alle famiglie con più figli dall'altro, e non solo per la prima casa che sarà esclusa dal calcolo dell'Isee per un valore più alto anche in base al numero dei figli.
C'è una spinta al part-time, per consentire alle mamma (o eventualmente anche ai papà) di meglio conciliare il lavoro con la vita familiare e pure uno sgravio ad hoc per chi assume donne con più di tre figli. Le risorse arriveranno anche dall'aumento delle tasse per chi ha una sola casa adibita ad affitto breve: oggetto di un intenso braccio di ferro lo scorso anno, con cui si era riusciti a salvare con una cedolare al 21% le singole abitazioni, ora la tassa piatta viene allineata e sarà per tutti al 26%. Non manca l'ennesima stangata sulle sigarette, oltre al riallineamento delle accise. Ma il grosso verrà dalle banche, da un lato, e dai ministeri dall'altro. I tempi supplementari serviranno in gran parte anche per definire la partita della spending. Sarebbero, spiegano diverse fonti, interlocuzioni "one to one" per ottenere una rimodulazione delle voci di spesa su cui intervenire da parte di diversi dicasteri, fermo restando il target di 2 miliardi per il 2026 che si aggiungono ai 2,7 miliardi già previsti per il prossimo anno dall'ultima manovra.
"Attendiamo di leggere il testo definitivo, ma le anticipazioni ci consentono di dire che si tratta di una manovra che parla al Paese reale", ha afferma in una intervista al Quotidiano Nazionale la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, che spiega come "con prudenza, certo, e con il realismo imposto dagli stringenti vincoli europei di bilancio, il governo abbia scelto di concertare e concentrare le risorse su salari, produttività, famiglia e coesione sociale". Gli elementi che recepiscono rivendicazioni Cisl sono molti. "Ora serve vigilare affinché queste misure non vengano indebolite in Parlamento ma, al contrario, rafforzate". Riguardo i possibili margini per nuovi interventi su salari e welfare spiega: "Chiediamo di ampliare la soglia di detassazione per il welfare contrattuale di natura sociale, estendendola anche al pubblico impiego, e di rendere strutturale la detassazione delle tredicesime di lavoratori e pensionati già dal dicembre 2025". Sul fronte previdenziale invece per Fumarola è indispensabile un rafforzamento del potere d'acquisto delle pensioni più basse e il blocco dell'automatismo legato all'aspettativa di vita.
Rodolfo Ricci
