Lunedì 27 ottobre 2025, ore 19:36

Meeting Rimini 

Meloni: costruire nuova dinamica tra lavoro e impresa 

“Non abbiamo esitato un solo minuto a sostenere il diritto all'autodifesa di Israele dopo l'orrore del 7 ottobre ma allo stesso tempo non possiamo tacere ora di fronte a una reazione che è andata oltre il principio di proporzionalità mietendo troppe vittime innocenti arrivando a coinvolgere anche le comunità cristiane”. Così la premier Meloni nel suo intervento di mercoledì mattina al Meeting di Rimini. Meloni è tornata a chiedere il ”cessate il fuoco” e la liberazione degli ostaggi da parte di Hamas. Ed ha rivendicato il ruolo ricoperto dall'Italia in questa crisi: ”Siamo il primo paese non musulmano per evacuazioni sanitarie da Gaza. C'è chi scrive le mozioni e chi salva bambini io sono fiera di fare parte dei secondi”. Il Governo inoltre condanna “l'ingiustificabile uccisione dei giornalisti, un inaccettabile attacco alla libertà di stampa e a tutti coloro che rischiano la vita per raccontare il dramma della guerra”.
A proposito dell’altro grande conflitto in corso la presidente del Consiglio sottolinea che ”robuste sicurezze per l'Ucraina sono il presupposto non scontato per il percorso verso la pace. La proposta italiana basata sul meccanismo dell'articolo 5 - ha aggiunto - è la principale sul tavolo. Penso che dobbiamo esserne fieri”
Quanto all’Unione europea, Meloni condivide le parole pronunciate dallo stesso palco dall’ex premier Mario Draghi: ”L'Ue è sempre più condannata all'irrilevanza geopolitica, incapace di rispondere efficacemente alle sfide di competitività poste da Cina e Usa. Molte delle critiche che ho sentito rispetto all'attuale condizione dell'Unione le condivido così tanto da averle formulate molto spesso nel corso degli anni, tanto da venire criticata aspramente anche da chi oggi si spella le mani”.
Un messaggio anche sul tema immigrazione: ”Ogni tentativo che verrà fatto di impedirci di governare il fenomeno dell'immigrazione illegale verrà rispedito al mittente: non c'è giudice, politico o burocrate che possa impedirci di fare rispettare la legge dello Stato italiano, di garantire la sicurezza dei cittadini, di combattere gli schiavisti del terzo millennio e di salvare vite umane”.
Sul fronte del lavoro Meloni sottolinea: ”I dati positivi che stiamo registrando ci incoraggiano a proseguire nella direzione che ha permesso di creare un milione di posti di lavoro, gran parte dei quali a tempo indeterminato. L'obiettivo è ricostruire su basi nuove le dinamiche tra lavoratori e datori di lavoro, una dinamica che non può che essere fondata sulla condivisione e non sullo scontro perché non ho mai conosciuto un imprenditore che non considerasse i dipendenti la sua principale risorsa". E in questo senso la legge sulla partecipazione voluta dalla Cisl è un ”traguardo storico”. Aggiunge la premier: ”Per troppo tempo chi ha governato l'Italia ha confuso il diritto al lavoro con il diritto al reddito rifugiandosi nell'assistenzialismo per evitare di impegnarsi al compito di creare condizioni perché il lavoro sia un diritto effettivamente garantito. Sussidi come il reddito di cittadinanza deresponsabilizzano la società e atrofizzano le persone: la vera ricchezza di una nazione e di un popolo risiede nel lavoro”.
A settembre si apre il cantiere manovra. L’inquilina di Palazzo Chigi indica la priorità: ”Dopo avere avviato la riforma dell'Irpef è tempo di fare di più e concentrare la nostra attenzione sul ceto medio”.
Una delle priorità del Governo per cui la premier intende lavorare coni l ministro delle Infrastrutture Salvini è ”un grande piano casa a prezzi calmierati per le giovani coppie perché senza una casa è più difficile costruirsi una famiglia. Faremo tutto il necessario a ricostruire una società amica della famiglia e della natalità, nella quale la genitorialità sia protetta e sostenuta”.
Infine Meloni ribadisce: ”Andremo avanti con le riforme del premierato, dell’autonomia differenziata e anche quella della giustizia nonostante le invasioni di campo di una minoranza di giudici politicizzati che provano a sostituirsi al parlamento e alla volontà popolare”.
Giampiero Guadagni

( 27 agosto 2025 )

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