Domenica 15 giugno 2025, ore 14:09

Cdm 

Sbarra sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Sud 

Il Governo cerca di arginare la crisi dell'ex Ilva e mette sul piatto 200 milioni. Uno stanziamento annunciato giovedì sera al termine di un Consiglio dei ministri in cui sono stati affrontati, oltre ad alcuni temi legati al fisco, le soluzioni per le crisi industriali significative: tra queste i nodi appunto del siderurgico più grande d'Europa. Per scioglierli bisognava fornire nuova liquidità e risorse necessarie a coprire costi crescenti legati al drastico calo della produzione dopo l'incendio che ha fermato l'altoforno 1 di Taranto. Nel decreto è contenuta anche una norma che consente l'ingresso di altri investitori privati nella società Dri, con la quale Invitalia partecipa al controllo della società, per rafforzarne il capitale (ora pari ad un miliardo di euro) per gestire le opere con la società privata che acquisterà la società ex Ilva. Viene poi istituito un commissario per la concessione delle autorizzazioni ”nel caso di significativi investimenti esteri” e la ”possibilità per la regione di utilizzare i residui di bilancio per l'indotto”, come ha spiegato il ministro per le Imprese ed il Made in Italy Urso. Decisa anche la proroga di quanto già previsto nel primo decreto Ilva: la possibilità per la Regione di utilizzare i residui di bilancio per il supporto all'indotto siderurgico. Norma già inserita su richiesta dalla Regione Puglia nel precedente provvedimento e poi non utilizzata”.
Insieme con il siderurgico il Governo ha affrontato anche altre tre crisi industriali importanti, quella della Beko, e quelle La Perla e del siderurgico di Piombino. L'intervento deciso in Cdm ”è erga omnes: riguarda altri casi, ma siamo partiti da questi tre”, spiega sempre Urso. Tra l'altro per le aree di crisi complessa la ministra del Lavoro Calderone ha spiegato che sono state introdotte norme che aggiornano gli ammortizzatori unici per renderli più moderni, non validi per una sola azienda, anche se si parte dall'esperienza del siderurgico di Piombino. Su Beko, ha detto Urso, ”abbiamo raggiunto un'intesa tra azienda, sindacati ma c'era la necessità di chiudere l'accordo con una misura di ammortizzatore sociale da adottare anche negli altri casi che dovessero verificarsi”. Poi c'era l'esigenza di tutelare le lavoratrici e i lavoratori di La Perla: ”Un caso chiuso nel migliore dei modi, con un investitore straniero e la norma consente di chiudere il cerchio, cioè di garantire la cassa integrazione alla lavoratrici e ai lavoratori di La Perla nella fase in cui il soggetto acquirente acquisisce lo stabilimento e può realizzare il piano di rilancio”. Una norma successiva riguarda i casi di crisi complessa come quello di Piombino con cassaintegrati da oltre 10 anni ”a cui abbiamo dato una soluzione, una prospettiva molto importante con i due interventi di Jindal per l'ammodernamento del treno rotaie e di Metinvest per la realizzazione di due forni elettrici con un investimento di Metinvest pari a oltre 2,5 miliardi”.
E nel Cdm di giovedì la premier ha annunciato la nomina di Luigi Sbarra a sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Sud. Sbarra entrerà nella compagine di Governo come indipendente. ”Il mio impegno sarà massimo per contribuire al rafforzamento dei processi di crescita, sviluppo, coesione e occupazione nel Mezzogiorno”, ha assicurato Sbarra indicando tra gli obiettivi quello di ”colmare i divari storici e valorizzare le opportunità disponibili, a partire dalle risorse del Pnrr, dagli Accordi di Coesione sottoscritti con tutte le regioni meridionali e dall'attuazione della Zes Unica”.
Daniela Fumarola che ha preso il suo posto alla guida della Cisl, sottolinea: ”E' un incarico che riconosce lo spessore politico e il radicamento sociale di una persona che ha dedicato l'intera vita alla difesa e la promozione del lavoro, alla coesione e allo sviluppo, in particolare nel Sud del nostro Paese."Sbarra si è distinto in questi anni per capacità di tenere insieme la forza della rappresentanza e del dialogo con una visione coraggiosa e riformista”.
Giampiero Guadagni

( 13 giugno 2025 )

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