Lunedì 15 settembre 2025, ore 21:10

Strage continua 

Sicurezza sul lavoro, primo tassello del patto sociale

Un operaio, di nazionalità romena, è morto a Ostia dopo essere precipitato dal quinto piano di un edificio durante i lavori di ristrutturazione di una palazzina. Sottolinea Nicola Capobianco, segretario generale della Filca-Cisl Rom: “Chiediamo l'immediata convocazione del tavolo in Prefettura sulla sicurezza, un tema che resta la priorità della nostra azione sindacale. Un obiettivo che si raggiunge con il potenziamento del sistema bilaterale e con la partecipazione, il confronto, la contrattazione e la responsabilità. Nel contratto integrativo appena rinnovato abbiamo posto in forte evidenza il ruolo dei Rappresentanti dei Lavoratori di Sicurezza e di Sicurezza Territoriale in un settore fortemente a rischio come quello delle costruzioni”,

L'incidente di Ostia si aggiunge a quelli di lunedì scorso che hanno provocato la morte di quattro operai morti in diverse città, da Nord a Sud: a Torino, a Riposto (nel catanese), a Monza e a Roma (per la Capitale si tratta della diciottesima vittima sul lavoro da inizio anno). Nei primi sette mesi del 2025, dati Inail, sono 608 i morti sul lavoro, con un aumento del 5,2% rispetto al 2024.

Per contrastare gli incidenti sul lavoro il Governo interviene con ulteriori misure in arrivo con un decreto legge. L'obiettivo: rafforzare la prevenzione e la formazione e migliorare i controlli. Il testo è al centro del tavolo già avviato dalla ministra Marina Calderone con i sindacati e le imprese, tornato martedì sera a riunirsi dopo la pausa estiva. I tempi per chiudere il decreto sono stretti: il testo è atteso entro fine settembre. Mentre resta alto il pressing anche in vista della prossima legge di Bilancio, nella quale le parti sociali chiedono siano stanziate più risorse. L'intervento legislativo punta ad aumentare la capacità di prevenire gli infortuni, migliorare l'efficacia dei controlli, rafforzare la formazione e attivare iniziative di sensibilizzazione sulla cultura della sicurezza sul lavoro, già a partire dalla scuola. Per aumentare l'efficacia dei controlli, c'è la possibilità di utilizzare gli strumenti digitali, come il Fascicolo sociale e lavorativo del cittadino e la piattaforma Siisl (il Sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa) per raccogliere le informazioni relative alla formazione del lavoratore in materia di sicurezza. E tra le proposte spunta anche quella di introdurre il badge elettronico per identificare il percorso formativo. Inoltre, si integra nel Testo unico sulla sicurezza del 2008 il tema della violenza e delle molestie sul lavoro. Calderone evidenzia l'importanza di andare avanti per contrastare gli infortuni sul lavoro: “Abbiamo accolto le proposte delle parti sociali sul testo”. Un testo che potrà accogliere “ulteriori miglioramenti durante l'esame del Parlamento”. I sindacati apprezzano il confronto anche se non mancano dei distinguo. Pur riconoscendo "alcuni elementi positivi, si tratta di interventi estremamente limitati, che non affrontano in modo adeguato le reali emergenze", sostiene la segretaria confederale della Cgil, Francesca Re David. La Uil riconosce che all'incontro sono state accolte “diverse richieste che ci auguriamo siano formalizzate. Con quattro morti sul lavoro solo nella giornata di ieri non possiamo rimanere fermi”, insiste la segretaria confederale Ivana Veronese.
La Cisl valuta positivamente la ripresa del confronto, considerandolo un passaggio indispensabile per rafforzare la prevenzione e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori di fronte a una ininterrotta scia di sangue. Sottolinea il segretario confederale della Cisl Mattia Pirulli: “'Al centro del confronto, l'ipotesi di un decreto-legge che, tra l'altro, prevede novità rilevanti sugli infortuni in itinere per studenti in Pcto, aggiornamenti delle norme relative a stress lavoro correlato, introduzione di badge elettronico per una verifica preliminare della formazione, rafforzamento della formazione per la figura del preposto. La Cisl ha ribadito l'importanza di una revisione del repertorio degli organismi paritetici, strumento fondamentale per garantire il controllo sulla corretta titolarità quale leva per una più efficace azione di prevenzione, a partire dalla gestione dei corsi di formazione, oltre a un consolidamento delle Ispezioni sui luoghi di lavoro e alle misure già avanzate in occasione dell'incontro dell'8maggio con il Governo”. In attesa di poter esaminare i testi, la Cisl sottolinea che la sicurezza sul lavoro “rappresenta il primo tassello del patto sociale proposto dalla Confederazione e in questa prospettiva un ulteriore salto di qualità sarà possibile solo se la prossima legge di bilancio destinerà maggiori risorse alla salute e sicurezza, rafforzando così un impegno che deve restare al centro delle politiche del lavoro e di coesione, permettendo così la definizione di una compiuta Strategia Nazionale che veda coinvolti gli attori sociali e il Governo in una responsabilità comune”.

Giampiero Guadagni

( 9 settembre 2025 )

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