Mercoledì 5 novembre 2025, ore 11:26

Cronaca

Torre dei Conti, la Procura di Roma indaga per omicidio colposo

Dopo la morte di Octay Stroici, l'operaio 66enne di origini romene rimasto per oltre 11 ore sotto le macerie del crollo della Torre dei Conti ai Fori Imperiali, la Procura di Roma indaga per omicidio e disastro colposi. Il pm Dovinola ha effettuato un sopralluogo con la polizia giudiziaria della sezione specializzata in materia di infortuni sul lavoro. L'area è stata posta sotto sequestro e nelle prossime ore i pm capitolini disporranno l'autopsia sul corpo della vittima. Inoltre sarà necessaria una consulenza per accertare la causa del crollo ed eventuali omissioni. Le operazioni di soccorso sono state espletate da 140 vigili del fuoco. Lo riferiscono i Vigili del Fuoco del Lazio. Il crollo è avvenuto mentre erano in corso lavori di restauro. L'intervento da 6,9 milioni di euro, finanziato con fondi Pnrr, aveva ad oggetto il recupero strutturale, il restauro, la messa in sicurezza e la salvaguardia della torre medievale e della sua parte ipogea. Tali interventi, almeno nei progetti, erano propedeutici alla valorizzazione del bene e alla sua fruizione da parte del pubblico (cittadini e turisti), in particolare come sede museale dedicata alle fasi più recenti dei Fori Imperiali e Centro Servizi dell'Area Archeologica Centrale. Dal 2006 (anno dello sgombero degli uffici pubblici) la Torre, infatti, non è stata più utilizzata né manutenuta, motivo per il quale essa versava in uno stato di totale abbandono, causa del suo degrado sia all'esterno che all'interno. Nel programma dei lavori, prima dei due crolli di oggi, l'intervento di restauro si sarebbe dovuto concludere il 30 giugno 2026. Mercoledì nella Capitale giornata di lutto cittadino. Martedì sera ai Fori fiaccolata in memoria di Octay Stroici promossa da Cgil di Roma e del Lazio, Cisl di Roma Capitale Rieti e Uil del Lazio.

Sottolineano Ottavio De Luca, segretario generale aggiunto Filca-Cisl nazionale, e Nicola Capobianco, segretario generale Filca-Cisl Roma: ”Il bilancio del crollo della Torre dei Conti è drammatico, siamo vicini ai familiari della vittima e ai suoi colleghi. Ma nel cuore della Capitale ieri si è rischiata una tragedia immane, sia tra gli operai edili che tra i Vigili del Fuoco. Per questo ci appelliamo nuovamente, con forza, alle istituzioni: la priorità deve essere sempre il lavoro di qualità, non c'è opera o intervento che valga una vita umana”. ”Fa molto riflettere - aggiungono De Luca e Capobianco - che l'incidente abbia interessato la ristrutturazione della Torre dei Conti, un lavoro finanziato dal Pnrr e previsto dal programma Caput Mundi. È la dimostrazione che non esistono cantieri sicuri, ma che è necessario mettere in pratica sempre e comunque, nei cantieri privati come in quelli pubblici, tutte le procedure per la messa in sicurezza del cantiere, a prescindere dalla grandezza dello stesso e dalla modalità di intervento”. Inoltre, ”l'età dei due lavoratori coinvolti, entrambi ultrasessantenni, deve indurre a una riflessione sulla necessità di anticipare l'età pensionabile per i lavoratori edili, una richiesta che abbiamo già fatto da tempo e che è giustificata dal lavoro nei cantieri, che è usurante, gravoso e pericoloso. In attesa di capire la dinamica dell'incidente e di individuare le responsabilità, come primo atto chiediamo l'immediata convocazione del tavolo in Prefettura sulla sicurezza. Potenziare il sistema bilaterale e praticare partecipazione, confronto, contrattazione, responsabilità, sono gli strumenti per garantire il lavoro di qualità nei cantieri. È necessario un cambio di passo sulla cultura della sicurezza, che comporta un impegno su formazione, prevenzione, sensibilizzazione. La Patente a crediti e il recente decreto sicurezza sono di fondamentale importanza per garantire la sicurezza nei cantieri, ma non bastano. Ci vuole l'impegno di tutti: professionisti, aziende, istituzioni sindacato”. Intanto il mondo politico reagisce (quasi) compatto alla provocazione della portavoce del ministero degli Esteri russo per la quale ”finché il Governo italiano continuerà a spendere inutilmente i soldi dei suoi contribuenti per l'Ucraina, l'Italia crollerà tutta, dall'economia alle torri”. Dichiarazioni ”gravi e inaccettabili”, osserva la leader della Cisl Fumarola.

( 3 novembre 2025 )

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