di Ester Crea
Tsipras vuole chiedere alla Germania il risarcimento dei danni perpetrati dai nazisti durante la Seconda Guerra mondiale? Allora, si metta in coda perché, comunque la pensi Berlino, c'è uno studio legale pronto a far valere le ragioni di Atene. E non solo. Sulla scrivania dell'avvocato Lucio Olivieri di San Benedetto del Tronto sono già state depositate le richieste del Comune di Fornelli (Isernia) che il 4 ottobre del 1943 fu teatro di una strage nazista in cui sei civili furono impiccati, per rappresaglia, dai tedeschi. Ma anche le stragi di Pietransieri a Roccaraso (131 morti) in Abruzzo e, in provincia di Ascoli Piceno, quelle di Massignano (12 vittime), Castignano (4), Acquasanta (12) oltre a quattro casi singoli di San Benedetto del Tronto di persone deportate in Germania, hanno trovato udienza presso lo studio Olivieri. Peccato che fino ad oggi gli unici che abbiano preteso ed ottenuto dalla Germania il pagamento dei danni di guerra fino all'ultimo centesimo siano stati i sovietici. Tanto l'Italia quanto la povera e malandata Grecia nella conferenza di Londra del 1953 decisero di non esigere il conto. Un sacrificio che consentì ai tedeschi di dimezzare il 50% del loro debito. L'altro 50% avrebbe dovuto essere rimborsato dopo l'eventuale riunificazione delle due Germanie. Ma nel 1990 l'allora cancelliere Helmut Kohl si oppose alla rinegoziazione dell'accordo che avrebbe causato il default della Germania. Ci fu una mediazione con l'Italia e la Grecia che ancora una volta acconsentirono a non esigere il dovuto. Che possibilità ha ora l'avvocato Olivieri di ottenere giustizia per i suoi clienti? Pari a zero, secondo Berlino. Ma il nostro non demorde, nonostante le battaglie legali avviate dal suo studio fin dal 2010 siano state interrotte da una sentenza della Corte internazionale di giustizia dell'Aia del 2012 secondo cui l'Italia non avrebbe giurisdizione in merito. "Il 22 ottobre 2014 è però arrivata una sentenza della Corte costituzionale italiana che ha annullato gli effetti della sentenze dell'Aia, così che abbiamo riattivato tutti i processi", esulta. D'altra parte, l'unico guadagno assicurato sarà proprio il suo.
RETTIFICA
Ho letto l'articolo a firma Ester Crea dal titolo " l'avvocato che sfida la Merkel" datato 13/2/15 ma inserito in rete quattro giorni fa.
Fondamentalmente la notizia è corretta, ma la giornalista, evidentemente, non informata fa un apprezzamento finale del tutto fuori luogo e soprattutto non vero concludendo il pezzo " l'unico guadagno assicurato sarà proprio il suo".
Ella parte da un preconcetto comune tra le persone e cioé che tutti - e gli avvocati (compreso il sottoscritto) non farebbero eccezione - siano mossi solo dal desiderio di guadagno.
Ma così non è.
Il sottoscritto ha patrocinato e sta patrocinando tutte le cause a titolo gratuito.
Inutile dire quale sia il mio spirito.
Vi sarei grato se in ossequio al diritto di replica rettificaste la notizia la quale, al di lá di tutto, è lesiva della mia reputazione.
Avv. Lucio Olivieri
Spett.le avvocato,
alla sua precisazione, che qui riportiamo, aggiungo la considerazione che il patrocinio gratuito di cause di questo tipo le fa sicuramente onore. Mi chiedo solo, una volta che lo Stato italiano abbia accettato, prima nel 1953 col Trattato di Londra e poi nel 1990 con la riunificazione tedesca, di condonare i debiti di guerra alla Germania, come possano le singole comunità locali rivendicarne comunque il pagamento. Sicuramente qualcosa mi sfugge. Per questo sarei ben lieta, se lei fosse disponibile, di proporle un'intervista.
Ester Crea