Abi e i sindacati Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin hanno sottoscritto oggi il rinnovo del contratto per il personale dirigente. Firmato anche il testo coordinato del contratto per i quadri direttivi e il personale delle aree professionali. Le due intese, spiega l'Abi, rappresentano "l'esito di un confronto approfondito e costruttivo tra le Parti". Con l'accordo del 15 luglio, sottolinea l'Abi, è stato rinnovato il contratto nazionale dirigenti nell'ambito del quale è stata adeguata la parte economica per il personale dirigente ed estese alcune previsioni, ad esempio in tema di maternità e malattia, già riconosciute alle altre categorie di personale. “Il rinnovo del contratto dei dirigenti - sono circa 6.400 quelli occupati in imprese che conferiscono il mandato sindacale ad Abi - rappresenta un traguardo importante che consente, dopo una lunga attesa, di valorizzare il ruolo dei dirigenti bancari e di rimettere la loro professionalità al centro delle grandi trasformazioni, dalla transizione digitale al riassetto conseguente alle operazioni di aggregazione ancora in via di definizione, che investono il settore bancario - sottolinea il segretario generale nazionale First Cisl Riccardo Colombani. Con questo rinnovo, inoltre, viene riaffermata, anche per la categoria dei dirigenti, l’importanza del sistema di relazioni industriali e della contrattazione collettiva”. "Con la sottoscrizione del testo coordinato del contratto collettivo nazionale di lavoro per quadri direttivi e aree professionali e dell'Accordo di rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i dirigenti - sottolinea Ilaria Maria Dalla Riva, presidente del Comitato per gli Affari Sindacali e del Lavoro di Abi - è stato fornito alle imprese e a tutto il personale bancario un chiaro quadro regolamentare utile per affrontare positivamente i profondi cambiamenti costantemente in atto". Abi e le organizzazioni sindacali hanno inoltre condiviso due ulteriori verbali di Accordo: il primo, in continuità con quanto stabilito dall'Accordo del 21 marzo 2025 sulle libertà sindacali e su cui le Parti si sono impegnate a riprendere i lavori nel mese di settembre, proseguendo il percorso avviato lo scorso aprile, conferma l'impegno a rendere operativo un sistema digitalizzato per la gestione dei permessi sindacali cosiddetti "a cedola"; il secondo prevede l'avvio, dal 22 settembre 2025, dei lavori della Cabina di regia, ovvero il Comitato nazionale bilaterale e paritetico sull'impatto delle nuove tecnologie e della digitalizzazione nell'industria bancaria, i cui compiti sono stati rafforzati con il rinnovo contrattuale del 2023. La voce stipendio viene portata da 65.328 a 85mila euro. La prima tranche, pari a circa 15mila euro, verrà erogata ad agosto; la seconda, pari a 5mila euro, verrà corrisposta a gennaio 2026. Aumenta del 50% il periodo di comporto in caso di disabilità riconosciuta. Nel quadro di profonda trasformazione del settore bancario assume particolare rilievo il rilancio della formazione, con la possibilità di beneficiare dei finanziamenti di Fondir, il Fondo paritetico per la formazione dei dirigenti. La scadenza del nuovo contratto è fissata al 31 luglio 2028. Sindacati e Abi hanno inoltre stabilito di allineare il contratto dei dirigenti a quello dei quadri e delle aree professionali, il cui testo coordinato è stato firmato ieri, su una serie di materie inerenti alle tutele come il riconoscimento del trattamento economico anche per la gravidanza a rischio e l’aumento del 50% del periodo di comporto in caso di disabilità riconosciuta. Viene elevata a 24 mesi l’aspettativa non retribuita per malattie oncologiche o di analoga gravità.