"Un rinnovo importante che restituisce potere d’acquisto alle lavoratrici e ai lavoratori e aumenta il contributo aziendale alla previdenza complementare fermo da diversi anni. Un’intesa siglata prima della scadenza naturale del contratto vigente e in tempi celeri, che innova i contenuti normativi ed è frutto di relazioni industriali avanzate in un settore che sta affrontando le sfide delle transizioni”. Così in un comunicato i segretari generali Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Marco Falcinelli, Nora Garofalo, Daniela Piras dopo ad aver siglato l’ipotesi di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro con la Federazione Gomma-Plastica-Cavi Elettrici Confindustria, per il triennio 2026-2028. Nel settore operano circa 165mila addetti in 3.680 imprese e quarto settore manifatturiero in Italia.
Per quanto concerne la parte economica l’intesa prevede un aumento complessivo (Tec) di 204 euro nel triennio. Sui minimi (Tem) l’aumento sarà di 195 euro al livello di riferimento F e diviso in 4 tranches: 60 euro a gennaio 2026; 60 euro ad aprile 2027; 60 euro ad aprile 2028; 15 euro a dicembre 2028. Il montante nel periodo di vigenza sarà di 4.350 euro. Per quanto riguarda il welfare contrattuale sono previsti 9 euro (+0,44%) sul contributo previdenziale del Fondo Gomma Plastica a carico delle imprese.
Sulla parte normativa sono state rafforzate le relazioni industriali, con il potenziamento dell’osservatorio nazionale, impegnato anche sull’impatto dell’intelligenza artificiale sull’occupazione e sulla salute e sicurezza e delle transizioni. Inoltre, fondamentale l’attività dell’osservatorio sull’analisi delle dinamiche retributive e su salute e sicurezza, diversità e inclusione, fabbisogni professionali e formativi. “Proprio sulla formazione - spiegano i sindacati - si è ottenuto il rafforzamento dell’Organismo Bilaterale Nazionale, che avrà il compito di valorizzare le buone pratiche formative aziendali e promuovere sinergie tra imprese, scuola, università e istituzioni. Ottenute 12 ore di formazione individuale a carico delle aziende per la vigenza contrattuale”.
Rispetto alle politiche di genere, verrà analizzata la normativa comunitaria e nazionale della direttiva UE 2023/970 sulla parità retributiva fra uomo e donna, monitorando i sistemi di valutazione sulla trasparenza salariale. Anche a seguito della dichiarazione congiunta del 25 novembre scorso, sul contrasto alle violenze di genere il testo introduce nuove misure per le lavoratrici vittime di violenza inserite in percorsi di protezione certificata: aumento di tre mesi, oltre a quanto previsto dalla legge, del periodo di astensione retribuita dal lavoro nel percorso di protezione, il mantenimento della contribuzione aziendale al Fondo sanitario per 12 mesi, l’accesso facilitato al lavoro agile, percorsi formativi di reinserimento. Su queste tematiche vengono confermate 4 ore annuali retribuite di formazione specifica per tutti.
Per quanto riguarda il capitolo sull’inclusione, si rafforzano le tutele per le gravi malattie e la disabilità certificata con il prolungamento del periodo di comporto. Inoltre, sono state definite linee guida sugli accomodamenti ragionevoli. Salute, sicurezza e ambiente assumono maggiore centralità con la costituzione della commissione paritetica e l’istituzione della giornata nazionale di settore. Infine, sull’aggiornamento del sistema classificatorio saranno inserite le nuove figure determinate dalla commissione paritetica e aggiornate quelle esistenti. Grande attenzione è stata posta sull’invecchiamento attivo, introducendo anche in questo contratto alcune linee d’indirizzo per rispondere alla transizione demografica e al trasferimento delle competenze. Positivi gli avanzamenti sull’apprendistato con un impianto che garantisce un’attrattività dello strumento come canale di ingresso nel settore attraverso maggiori tutele normative ed economiche.
Sara Martano

