Per festeggiare la venerabile ' quota Novanta' raggiunta in età anagrafica, il pittore Sergio Ceccotti ha esposto a Roma una eccellente, piccola mostra della sua pittura presso la galleria Fidia di Via Angelo Brunetti. Si è potuto così apprezzare il tracciato espressivo di un'opera che si è esibita in maniera coerente durante più di mezzo secolo. La pittura di Ceccotti è originale, arguta e molto comunicativa perché attira l’attenzione sulle cose del mondo immettendovi una punta di mistero in cui consiste il fascino immaginoso…… Sergio racconta in prevalenza di Roma, dei suoi quartieri, dei suoi dettagli ( un tram, una coppia, un rudere, una chioma d'albero), e ne esce una serie di immagini pescate dalla vita che però non sembrano sottratte dalla vita stessa, bensì mimano la scena ' vintage' di qualche cartellone pubblicitario, di un film e di un thrilling disegnato a fumetti.
Sergio imbastisce in modo sapiente la materia colorata con le luci diffuse di mattine estive, di avventurosi tramonti, o con le penombre urbane di certi lunatici notturni: ne risulta un' atmosfera ambientale sospesa e silente che allude all' imminenza di eventi misteriosi e inappellabili.
Il racconto visivo arguto e figurale di Ceccotti insegue questa originale e arguta maniera di vedere che si è affermata nel tempo come sicuro accento del suo stile.
La dimestichezza con lo scenario ' moraviano' di una Roma borghese apparentemente tranquilla e al tempo stesso gravida di imprevedibili passioni, è il modo di descrivere il doppio fondo, o doppio senso nella banalità del quotidiano.
Una inclinazione espressiva che pare affine a quella di Savinio e De Chirico, quando quest' ultimo si curava soprattutto di scoprire ' l'occhio in ogni cosa' ( al paragone surreale di questa insolita inquietudine viene anche fatto di pensare al beffardo ' effetto réclame' in formato rotocalco di certe femmine ' Paris sex appeal' dipinte da Picabia durante gli anni della occupazione tedesca....).
Fedele ad uno sguardo analitico e al tempo stesso capace di mettere in valore il sentimento di una allusiva ambiguità, l'opera di Sergio Ceccotti invita ad attraversare l'esperienza della pittura come finestra aperta sul mondo e sul potenziale immaginario che l' estro creativo ha saputo rendere sensibilmente visibile. In questa puntualità evocativa consiste il maggior merito e il pregio della sua opera eccellente.