Giovedì 23 ottobre 2025, ore 1:42

Zia Mame

Zelig al femminile

di MAURO FABI

 

Sarebbe interessante indagare il motivo per cui un romanzo come "Zia Mame" sia riuscito a scalare la classifica dei libri più venduti in Italia sino alla prima posizione a averla mantenuta per quasi una intera estate alcuni anni fa. In un Paese, dove, occorre ricordarlo, la gente legge pochissimo, i più non comprano ormai nemmeno il giornale figurarsi se gli viene in mente di ficcare il naso dentro una libreria. E se poi questo miracolo accade non è certo verso libri come questo che il malcapitato si orienta (e perché poi dovrebbe farlo: un libro uscito in America negli anni Cinquanta e poi totalmente dimenticato; una storia che più inattuale non si può; il gran numero di pagine che all'inizio ha scoraggiato persino chi scrive, che pure con i libri ci campa). Il passaparola, si dice, le recensioni, si aggiunge, la copertina rosa qualcuno ha suggerito ingenuamente... Un po' maliziosamente vorremmo sollevare qualche dubbio sulle classifiche libresche (per esempio se Marco Buticchi è un autore da un milione di copie, come mai non lo vedo mai in cima alla classifica?) e non perché "Zia Mame" sia l'ennesimo brutto libro che gli editori spingono per trasformalo un best seller, al contrario. Perché è un gran bel libro, un gran bel libro su un mondo che non esiste più, che ha per protagonista una sorta di Zelig al femminile, una donna eccezionale che sorvola tre decenni di storia americana con una leggerezza e una sorprendente adattabilità a tutte le più disparate situazione in cui si viene a trovare, o più precisamente in cui si va a cacciare.

Zia Mame è il prototipo della donna libera, indipendente, fragile e forte nel contempo e di suo nipote Patrick, che le viene affidato perché rimasto orfano a undici anni. In un crescendo inarrestabile, la vulcanica donna s'imbarcherà in una improbabile quanto commovente iniziazione alla vita vera del giovinetto, iscrivendolo di volta in volta a scuole nelle quali tutto si fa tranne che studiare, trascinandolo in viaggi e avventure al limite del grottesco, spingendolo verso quella giocosa accettazione della vita, nel bene e nel male, di cui ella è maestra indiscussa.

Così li vediamo passare insieme, come in un vortice tumultuoso, il loro tempo magico, vediamo lei nel patetico tentativo di rimandare sine die la propria vecchiaia, e lui cercare di far tesoro degli insegnamenti della zia, raggiungere una propria indipendenza, morale e materiale, sganciarsi infine dalla imperseguibile vita della sua tutrice, per poi ricongiungersi a lei ormai in età matura, dopo che il mare del tempo ha riportato a riva le sue cose.

( 9 giugno 2021 )

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