Nel 2024 si registra un incremento del gettito contributivo del 5,53% rispetto all'anno precedente. Calano invece le riscossioni da recupero crediti in fase amministrativa da aziende con dipendenti che passano da 8 miliardi nel 2023 a 6,82 miliardi nel 2024. Le riscossioni coattive (attraverso l'Agenzia delle Entrate) crescono leggermente passando da 3,4 a 3,6 miliardi. Il numero delle ispezioni effettuate dall'Inps è in aumento: passa da 9.202 nel 2023 a 9.701 del 2024, malgrado un calo degli ispettori che passano da 804 a 761. E' sostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente è il numero di Durc irregolari (16,2%).
Il tasso di occupazione nel 2024 è aumentato, passando da 61,5% a 62,2%, mentre diminuisce la disoccupazione che passa da 7,7% a 6,5 %. Cresce il ricorso alle prestazioni di disoccupazione per cessazione dei rapporti di lavoro i cui beneficiari passano da 3.292.551 a 3.378.039 (+ 85.488 lavoratori pari al 2,6%). E' aumentato anche il ricorso alla Cig, che passa da 126.523.374 ore realmente utilizzate nel 2023 a 151.375.984 ore nel 2024 (+19,6%). Nel complesso aumentano anche i beneficiari di ammortizzatori sociali per sospensione del lavoro che passano dai 776.444 del 2023 ai 892.533 del 2024 (+116.089 lavoratori pari al 15%).
I salari delle donne restano in modo significativo più bassi di quelli degli uomini con una media di circa il 25% in meno. Nel 2023 la media nazionale delle retribuzioni dei lavoratori nel settore privato si attesta a 107,5 euro giornalieri per i maschi e a 79,8 euro per le femmine. I settori con le retribuzioni più elevate sono le Attività finanziarie e assicurative, con 216,7 euro per i maschi e 147,3 euro per le femmine, seguite dalla Fornitura di energia (171,4 euro per i maschi e 145,6 euro per le femmine) e dall'Estrazione di minerali da cave e miniere (168,2 euro per i maschi e 174,2 euro per le femmine). Fra le attività a maggior addensamento di addetti, la manifattura registra un importo medio di 119 per i maschi e 95,3 per le donne, il commercio 92,3 per i maschi e 79,9 per le donne, i servizi di alloggio e ristorazione 65,6 per i maschi e 54,9 per le donne.
Sottolinea Roberto Ghiselli, presidente del civ Inps: ”Il Rendiconto ci consegna alcuni importanti elementi su cui riflettere. Il quadro demografico con l'invecchiamento della popolazione, i cambiamenti nel mercato del lavoro con la crescita dei lavori flessibili, il tendenziale calo del valore delle pensioni, richiamano tutti, ad iniziare dalle rappresentanze politiche e sociali, a misurarsi con queste sfide e ragionare su una idea di Paese futuro. Sono in gioco la sostenibilità sociale e il destino delle generazioni più giovani, temi che richiedono di alzare lo sguardo oltre l'immediatezza delle scelte quotidiane”.
Giampiero Guadagni
