Venerdì 23 maggio 2025, ore 11:00

Dazi 

Governo: da Pnrr e coesione 25 miliardi per le imprese 

Rimodulare le risorse del Pnrr e dei fondi di coesione, per un totale di 25 miliardi di euro, e destinarle alle imprese, con l'obiettivo di attenuare l'impatto dei dazi imposti da Donald Trump sui prodotti europei. E' l’obiettivo che la premier Meloni ha indicato alle principali categorie produttive. Lo scopo dell'incontro di martedì pomeriggio a Palazzo Chigi è stato quello di individuare le soluzioni più efficaci per affrontare la questione delle tariffe Usa e avere un'idea chiara dell'impatto sui settori più penalizzati. Un tema che sarà sul tavolo del colloquio tra la premier e il presidente americano in programma il prossimo 17 aprile alla Casa Bianca. La sfida, in questo scenario dominato dall'incertezza sul futuro, è ”azzerare i reciproci dazi sui prodotti industriali esistenti” insistendo sulla formula ”zero per zero”. La premier propone alle parti sociali un patto per fare fronte comune e l'attivazione di tavoli di lavoro per trovare le misure idonee a rafforzare la competitività del tessuto imprenditoriale italiano. Una proposta accolta con favore dalla segretaria generale della Cisl Fumarola che in una nota osserva: ”Durante le peggiori crisi degli anni passati i grandi accordi tra governo, sindacati e imprese sono stati occasione di innovazione sociale e ripresa economica. Condivisibile, quindi, la proposta del presidente Meloni di un Patto per fronteggiare le sfide economiche e sociali del Paese aggravate dalla guerra dei dazi. Una risposta concreta per affrontare le criticità del presente, ma anche cogliere le opportunità del futuro, stimolando la responsabilità del mondo del lavoro e delle imprese su produttività e salari, innovazione e formazione, buona flessibilità e partecipazione, welfare, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.
A Palazzo Chigi tutte le categorie produttive hanno chiesto sostegno, misure straordinarie, ”misure di crisi”, come dice Confcooperative. Il pacchetto messo in campo dal Governo si articola in una serie di interventi: ”Abbiamo individuato nell'ambito della dotazione finanziaria del Recovery italiano e della sua prossima revisione circa 14 miliardi di euro che possono essere rimodulati per sostenere l'occupazione e aumentare l'efficienza della produttività”, spiega Meloni. A queste risorse si aggiungono circa 11 miliardi dei fondi di coesione, che nelle intenzioni dell’Esecutivo ”possono essere riprogrammati a favore delle imprese, dei lavoratori e dei settori che dovessero essere più colpiti”. Ulteriori fondi potrebbero arrivare da una revisione del Piano per il clima: la dotazione complessiva dell'Ue per il periodo 2026-2032 ammonta a 54 miliardi di euro e prevede per il nostro Paese circa 7 miliardi di euro complessivi destinati alla riduzione dei costi energetici per famiglie e micro imprese. Per l’Esecutivo il nodo dazi va affrontato con pragmatismo e senza allarmismi, che ”rischiano di causare danni ben maggiori di quelli strettamente connessi con i dazi”. La risposta alla mannaia' sulle merci europee, secondo il Governo, passa anche per una de-regulation a livello Ue e per una sburocratizzazione del quadro normativo, intervenendo sulle "regole ideologiche" e "poco condivisibili" del Green Deal.
Parallelamente alla trattativa con gli Usa, infatti, per Meloni bisogna che la Ue elimini i dazi che si è ”autoimposta”. Roma vuole avviare un forte negoziato con Bruxelles per un regime transitorio sugli aiuti di Stato e una maggiore flessibilità nella revisione del Pnrr, nell'utilizzo dei fondi di coesione e nella definizione del Piano sociale per il clima. Un'altra importante questione da affrontare per l'Europa è ”evitare che la sovrapproduzione della Cina e di altri Paesi soprattutto asiatici colpiti dai dazi statunitensi impatti nel nostro mercato interno”. E in tal senso l'Italia guarda con favore alla task force proposta da Ursula von der Leyen per la sorveglianza delle importazioni. Altra strada da percorrere è la promozione del Made in Italy a livello internazionale.
Giampiero Guadagni

( 9 aprile 2025 )

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