Venerdì 9 maggio 2025, ore 9:24

Guerra in Ucraina 

Prima intesa Trump-Putin su Kiev, Mosca ferma i raid sulle centrali 

I colloqui per un cessate il fuoco nella guerra della Russia con l'Ucraina continueranno domenica nella città saudita di Gedda: lo ha detto l'inviato speciale del presidente americano Donald Trump, Steve Witkoff. In un'intervista con Fox News poche ore dopo che Trump ha avuto una lunga telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, Witkoff ha parlato in particolare della tregua sulle infrastrutture energetiche e sugli obiettivi nel Mar Nero: "Penso che entrambi siano ora concordati dai russi. Sono certamente fiducioso che gli ucraini saranno d'accordo", ha detto. Il cessate il fuoco di 30 giorni tra Russia e Ucraina, concordato da Trump e Putin ma non ancora accettato da Kiev, riguarderebbe l'energia e "le infrastrutture in generale". Lo ha detto Witkoff rispondendo a una domanda specifica su Fox News in merito al fatto se la tregua riguardasse solo l'energia o una questione più ampia. Witkoff ha detto: "No, riguarda l'energia e le infrastrutture in generale".

Prima parziale fumata bianca verso la pace in Ucraina, dopo l'attesissima telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin, durata oltre due ore e mezzo. I due leader, secondo la Casa Bianca, hanno concordato una roadmap verso una "pace durevole", che inizierà con una tregua di 30 giorni dei raid sulle infrastrutture, a partire da quelle energetiche. Per ora quindi non ci sarà la tregua incondizionata totale cui aveva aderito Kiev, che rischia così di continuare a perdere terreno. "I russi non sono pronti a porre fine a questa guerra, non sono pronti nemmeno per il primo passo, che è un cessate il fuoco", ha commentato a caldo Volodymyr Zelensky, denunciando che "l'intero gioco di Putin è indebolire" l'Ucraina ma che Kiev continuerà a combattere anche nel Kursk.

Pur dicendosi favorevole alla tregua degli attacchi alle infrastrutture energetiche approvata da Mosca, il presidente ucraino pensa "che sarebbe giusto per noi avere una conversazione con il presidente Trump e conoscere i dettagli di ciò che i russi hanno offerto agli americani o di ciò che gli americani hanno offerto ai russi".

Il commander in chief e lo zar hanno aperto anche al "miglioramento dei rapporti bilaterali - che porteranno "enormi accordi economici e alla stabilità geopolitica" - alla cooperazione contro i conflitti in Medio Oriente e contro la proliferazione delle armi strategiche, condividendo pure la visione che l'Iran non possa mai essere in grado "di distruggere Israele". "Una telefonata molto buona e produttiva", ha commentato Trump su Truth. Insomma, una prima, storica svolta tra Usa e Russia dopo che le loro relazioni avevano toccato il punto più basso dalla guerra fredda. Sullo sfondo, una partita che sembra più ampia di quella in Ucraina.

Nel suo resoconto della telefonata, la Casa Bianca ha annunciato che i due leader "hanno concordato che il movimento per la pace inizierà con un cessate il fuoco energetico e infrastrutturale, nonché con negoziati tecnici sull'attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero", per passare poi ad un "cessate il fuoco completo e una pace permanente". Questi negoziati "inizieranno immediatamente in Medio Oriente", probabilmente in Arabia Saudita. Alla fine di un colloquio definito "franco e dettagliato", il Cremlino ha confermato lo stop immediato di 30 giorni ai bombardamenti delle infrastrutture energetiche ma ha posto alcune condizioni difficilmente digeribili per Kiev: "la parte russa ha delineato una serie di punti essenziali riguardanti il controllo efficace di un possibile cessate il fuoco lungo l'intera linea di contatto e la necessità di fermare sia la mobilitazione forzata in Ucraina, sia il riarmo delle forze ucraine", nonche' la fornitura di intelligence straniera.

Quindi stop all'arruolamento, al riarmo e all' assistenza militare di Kiev, oltre a paletti non meglio definiti per garantire la tregua lungo un confine di 2000 km, con Mosca che finora si è opposta al dispiegamento di truppe europee. Putin ha inoltre informato Trump di uno scambio di 175 prigionieri per parte con l'Ucraina, a suo dire in programma domani, e ha espresso "gratitudine al presidente americano per il suo desiderio di contribuire a raggiungere il nobile obiettivo di porre fine alle ostilità e alle perdite umane"

R. R.

( 19 marzo 2025 )

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