Arriva l’intesa sul rinnovo del contratto dei lavoratori in somministrazione. Il contratto, firmato da Assolavoro, Cgil, Cisl Uil e Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp, interessa circa un milione di lavoratori in somministrazione (l'ex lavoro interinale) e introduce tutele aggiuntive, a partire da una nuova assicurazione sanitaria. Le indennità per le prestazioni di welfare sono aumentate del 20%, c'è maggiore attenzione alla formazione e alla continuità lavorativa e misure per la gravidanza (con una tutele rafforzata) e la cura dei figli. Vengono introdotte, inoltre, nuove tutele per le vittime di violenze. L’intesa prevede nuove garanzie anche per chi perde il lavoro, come l’introduzione dell’indennizzo in caso di mancato rispetto del preavviso nella proroga del contratto.
Il contratto non disciplina la parte retributiva del rapporto di lavoro perché gli occupati in somministrazione hanno, per legge, le stesse retribuzioni dei dipendenti di pari livello assunti direttamente dall'azienda utilizzatrice.
L’intesa viene accolta con soddisfazione sia dalla parte datoriale che dalle organizzazioni sindacali. L’accordo, secondo Assolavoro, rappresenta una tappa “di grande maturità e consapevolezza per l'intero settore delle agenzie per il lavoro, che si dimostra capace di affrontare con responsabilità, coesione e visione strategica le trasformazioni in atto nel mercato del lavoro”.
Cisl e Felsa sottolineano il particolare rilievo dato “al sistema della bilateralità, da sempre fiore all’occhiello del settore e valore aggiunto della somministrazione, che in questo rinnovo viene ulteriormente rafforzato attraverso un importante investimento in materia di welfare sanitario”. I sindacati evidenziano, poi, che l’intesa permette di “innalzare la qualità del lavoro in somministrazione, consolidando al contempo una buona flessibilità contrattuale, utile alle imprese ma soprattutto sostenibile e dignitosa per le lavoratrici e i lavoratori”.
“Con questo contratto collettivo nazionale - afferma il segretario confederale Cisl, Mattia Pirulli - si rafforzano le tutele di lavoratori e lavoratrici e altrettanto importante che si rafforzino le relazioni industriali fra le organizzazioni sindacali e le agenzie per il lavoro”.
Il rinnovo, per Pirulli, “segue un percorso di rafforzamento anche della rappresentanza che è avvenuto in questi anni” e introduce “ulteriori strumenti per rafforzare la contrattazione a livello territoriale e rafforzarla a livello nazionale, anche equilibrando quelle assenze normative che ancora ci sono sul tema della somministrazione”.
“Sicuramente è un contratto anche che innova rispetto alle tutele - aggiunge il segretario confederale cislino - e va nella giusta direzione che rafforza uno strumento che ha saputo creare tutele per i lavoratori, garantire la flessibilità alle imprese andando sempre più a stabilizzare i lavoratori non solo presso gli utilizzatori ma anche attraverso la somministrazione a tempo indeterminato”.
Felsa e Cisl puntano ora ad aprire una stagione di consolidamento della propria presenza e rappresentanza sui territori, “con l’obiettivo di rendere le nuove tutele ancora più effettive, concrete e accessibili per tutti coloro che operano con contratto di somministrazione”.
Ilaria Storti