Il mercato del lavoro continua nella sua lunga fase positiva, a dispetto della frenata dell’economia. I dati Istat segnalano nuovi record, ma anche la persistenza di alcune criticità, che riguardano soprattutto donne e giovani. A maggio, secondo la rilevazione mensile dell’Istituto di statistica, in Italia risultano occupati 24,3 milioni di persone. Si tratta di un nuovo record e di quasi 1,3 milioni occupati in più rispetto al periodo precedente la pandemia (gennaio 2020). I disoccupati sono un milione 691mila, in aumento di 1134mila unità su aprile e di 15mila su maggio 2024. Contestualmente alla crescita del tasso di disoccupazione, si registra una forte riduzione degli inattivi tra i 15 e i 64 anni che sono 12 milioni 119mila, ossia 172mila unità in meno rispetto ad aprile e 320mila in meno su maggio 2024.
Percentualmente, il tasso di disoccupazione a maggio sale al 6,5% dal 6,1% di aprile, mentre il tasso di inattività scende al minimo storico, ossia 32,66%. L'aumento della disoccupazione a fronte di una crescita dell'occupazione è legato, proprio, al fatto che più persone sono uscite dall'inattività per entrare nel mercato del lavoro.
Altro dato significativo segnalato dall’Istat è il progressivo invecchiamento del mercato del lavoro: a maggio 2025 si sono registrati 408mila occupati in più rispetto allo stesso mese dell'anno precedente ma se si guarda solo alla fascia degli over 50 si registra una crescita di 572mila occupati. Le persone che hanno almeno 50 anni che lavorano sono 10 milioni 187mila e sono più che raddoppiati rispetto all'inizio delle serie storiche (gennaio 2004) quando erano 4 milioni 788mila).
In questa tendenza conta soprattutto l'andamento demografico con le coorti più giovani che sono molto meno numerose di quelle più anziane, ma anche la stretta sui pensionamenti anticipati con i diversi interventi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni. Rispetto ad aprile 2025 gli over 50 al lavoro sono 124mila in più. Tra i 35 e i 49 anni si registra un calo di 8mila unità sul mese e di 120mila sull'anno, mentre tra i 25 e i 34 anni si registra un calo di 29mila unità sul mese e un aumento di 3mila unità sull'anno. Nella fascia più giovane, quella tra i 15 e i 24 anni si segnala un calo di 6mila occupati sul mese e di 47mila sull'anno. Il tasso di occupazione delle persone tra i 50 e i 64 anni sale al 66,9% (+2,7 punti su base annua) e si avvicina a quello delle persone tra i 25 e i 34 anni (68,7%, invariato su base annua).
Ilaria Storti