Nessuna risposta sul rinnovo dei contratti e sulle assunzioni dal parte del ministro Bongiorno. Dopo l’ultima intervista della ministra sulla vertenza pubblico impiego, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, tornano all’attacco. Bongiorno sembra ignorare - denunciano i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi e Nicola Turco - “la gravità dei problemi che coinvolgono le pubbliche amministrazioni”. Il confronto, fatte salve due riunioni assembleari in cui ha concesso sette minuti a organizzazione per parlare - non è mai partito. Non solo. La ministra, attaccano i sindacati, sta presentando “l’ennesima riforma, dopo aver dichiarato di non volerlo fare, senza alcun confronto”: dalle impronte digitali all’attacco al ruolo della contrattazione, dall’annuncio dello sblocco del turnover, poi bloccato di fatto fino al 2020 nella legge di bilancio. La riforma dei concorsi, aggiungono i quattro segretari, “è a dir poco folle e nella legge di Bilancio per ora vediamo solo l’elemento perequativo e l’Indennità di vacanza contrattuale”.
I sindacati, che hanno presentato una piattaforma rivendicativa che promuove soluzioni per l’occupazione, il rinnovo dei contratti e il miglioramento dei servizi, hanno chiesto un incontro senza ricevere risposta. “Ci sembra assurdo che mentre alcuni esponenti del Governo aprono al confronto su lavoro e pensioni - aggiungono i segretari generali - per il pubblico impiego la porta sia chiusa al confronto e si prosegua con un trattamento differenziato fra lavoro privato e lavoro pubblico”. Nel nostro Paese, continuano, “occorrono 600mila nuove assunzioni nelle PA solo per coprire i posti che si libereranno con quota 100 e pensionamenti ordinari”.
Cgil Cisl Uil si muoveranno nei prossimi mesi, spiegano Sorrentino, Petriccioli, Librandi e Turco, “con una grande manifestazione nazionale con l’obiettivo di raggiungere risultati concreti per i lavoratori”.