Torna il sereno alla Bakery di Forlimpopoli, siglata l’intesa tra l’azienda di panificazione industriale e le organizzazioni sindacali. Al termine di tre giorni consecutivi di sciopero e presidio davanti ai cancelli dello stabilimento, l’assemblea dei lavoratori ha approvato l’accordo sottoscritto tra le sigle Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil, Felsa Cisl, Nidil Cgil, Uil Temp e i rappresentanti aziendali. "Dopo una lunga contrattazione - scrivono i sindacati in una nota - l’accordo propedeutico che è condiviso tra le parti pone le basi per il riconoscimento della dignità dei lavoratori e lavoratrici dello stabilimento Bakery, che per troppo tempo hanno vissuto di lavoro sottopagato e precario, un’ingiustizia quotidiana che non deve continuare". Grazie all’intesa, già da questo mese sarà applicato il contratto nazionale della panificazione, con l’impegno della Bakery a condividere, entro la fine del prossimo febbraio, le modalità con cui saldare gli arretrati retributivi. Nero su bianco anche un’altra richiesta dei lavoratori, quella di avviare, attraverso un tavolo sindacale, un percorso serio per la stabilizzazione dei somministrati. Su questo versante, il primo incontro è previsto già per martedì prossimo, il 25 novembre. Una trattativa per il riconoscimento del contratto e l’assunzione dei lavoratori somministrati che era partita a novembre dello scorso anno, ma il continuo temporeggiare, gli ondivaghi tentennamenti e i puntuali dinieghi su tutti i fronti della stessa azienda marchigiana, che nei mesi scorsi ha visto l’ingresso come socio di maggioranza della multinazionale belga La Lorraine, aveva fatto precipitare la situazione costringendo quasi tutti i 150 lavoratori della Bakery a tre giorni di sciopero e di presidio. Oltre il 90% le adesioni e produzione completamente ferma. “Lo sciopero - sottolinea Andrea Scrudato, operatore della Fai Cisl Romagna e uno dei protagonisti dell’accordo - è stato un costo enorme per i lavoratori e le lavoratrici, ne siamo consapevoli, specie in un periodo come questo in cui i salari sono fortemente ridimensionati dall’inflazione. Ma, nello stesso tempo, visto l’esito della vertenza, siamo molto soddisfatti di aver trovato insieme una strada che possa dare certezze e garantire loro una prospettiva più serena”. Ora l’intenzione dichiarata delle organizzazioni sindacali è quella di giungere a un’intesa complessiva entro o non oltre il 31 dicembre.
Vito Di Stasi

