Bisogna bloccare immediatamente i licenziamenti dei lavoratori ex Alitalia. Lo chiedono con forza i sindacati. "Tutte le istituzioni coinvolte devono trovare soluzioni concrete per scongiurare un dramma sociale di vaste proporzioni, invertendo immediatamente nel bloccare l'invio delle lettere di licenziamento". Dichiarano in un comunicato congiunto Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ta e Anpac, in merito al tavolo di ieri al ministero del Lavoro sulla proroga della Cigs e sulla procedura di licenziamento collettivo per i dipendenti ex Alitalia che si è concluso con un verbale di mancato accordo.
"Il tavolo purtroppo ha registrato la chiusura, da parte delle istituzioni governative, a concedere ulteriore cassa integrazione. Pertanto l'esame congiunto si è chiuso negativamente, con un verbale di mancato accordo. Esprimiamo forte contrarietà e rammarico - fanno sapere i sindacati - per una decisione che non condividiamo, riservandoci il diritto di intraprendere le azioni più opportune a tutela di quasi 2000 lavoratori", aggiungono ricordando che l'ammortizzatore sociale tuttora in corso, scadrà il 31 ottobre 2025 e che "senza l'auspicato rinnovo le società Alitalia Sai in a.s. e Alitalia Cityliner in a.s. dovranno procedere con i licenziamenti collettivi".Il ministero del Lavoro, con l'intento di sostenere i lavoratori coinvolti nella vertenza Alitalia, "ha tuttavia proposto la possibilità di usare le risorse a disposizione del Fsta ampliando l'estensione di durata, oltre i due anni previsti normativamente dalla Naspi. Tale iniziativa - spiegano le sigle - prevede specifiche verifiche da parte dell'Inps, ente deputato a garantire la sostenibilità contabile, e la contestuale apertura di un nuovo tavolo ministeriale alla presenza di tutti gli attori coinvolti in una proposta aperta a tutti i lavoratori del trasporto aereo".
La disponibilità del ministero del Lavoro, ad estendere l'intervento del Fsta "mitiga solo in parte la contrarietà delle scriventi rispetto la decisione assunta dalle istituzioni governative di non rinnovare la cigs. Riteniamo tale posizione lontana dalle migliori aspettative in favore di lavoratori, con elevate professionalità, che potrebbero tornare al lavoro in un settore, come il trasporto aereo, in costante sviluppo ed espansione. Le organizzazioni sindacali e Associazioni professionali hanno richiesto un intervento deciso da parte del ministero presso le aziende che attualmente stanno impiegando personale ex Alitalia in cigs, con contratto a tempo determinato, per una pronta stabilizzazione dei contratti stessi".
“Le risorse per prorogare la cassa integrazione sono disponibili, anche nel Fondo straordinario del trasporto aereo - rincara Salvatore Pellecchia, segretario generale Fit-Cisl, vanno utilizzate subito per garantire la pensione a coloro che hanno maturato i requisiti e percorsi di reimpiego per gli altri. Non è tollerabile - conclude - scaricare oltre duemila famiglie senza alcuna tutela”.