Per i lavoratori ex Alitalia, per i quali è stato deciso lo stop della cassa integrazione al 31 ottobre e avviata la procedura di licenziamento collettivo, si andrebbe verso la soluzione di una Naspi "allungata", a tre anni per tutti e a 4 anni per chi invece raggiungerà i requisiti per andare in pensione nell'arco dei prossimi 4 anni. Solo 400 persone circa sul totale dei 1997 lavoratori coinvolti dal licenziamento collettivo. La Naspi "allungata" e l'anno o i due anni ulteriori sarebbero finanziati dal Fondo straordinario del trasporto aereo. Lo si è appreso al termine dell'incontro al ministero del lavoro sul destino dei lavoratori ex Alitalia. Nel frattempo, con lo stop alla cigs è partito anche l'iter del licenziamento collettivo dei circa 2mila lavoratori (1.997 per l'esattezza, di cui solo circa 400 raggiungerebbero il requisito pensionistico nel triennio) che hanno iniziato a ricevere via Pec le lettere di licenziamento da Alitalia Sai in amministrazione straordinaria, nonostante la richiesta dei sindacati di bloccare tale invio, visto anche il confronto ancora in corso. Il trattamento di Naspi "allungata", a quanto si apprende, verrebbe applicato all'intero comparto del trasporto aereo. Ai lavoratori ex Alitalia attualmente impiegati con contratti a tempo determinato, una volta conclusi, verranno riconosciuti i trattamenti Naspi previsti per il settore del trasporto aereo. Sarebbe infine previsto il congelamento dei requisiti pensionistici per chi maturerà i requisiti durante il periodo di percezione della Naspi. Soluzioni, viene sottolineato dagli addetti ai lavori, "per ora solo annunciate". Si attende dunque ancora l'ufficializzazione di un accordo. Le ipotesi sul tavolo farebbero comunque "sperare in un aiuto concreto per tutti gli ex dipendenti Alitalia". I sindacati di categoria, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo e Anpac pur prendendo atto dell'apprezzabile impegno del ministero sul tema del prolungamento della Naspi, "affermano sia necessario che un uguale sforzo venga prodotto dal Governo per prorogare di almeno 12 mesi la cigs ai lavoratori di Alitalia in as con l'immediato ritiro dei licenziamenti". Sulla vicenda si è espresso anche l’assessore regionale al lavoro, Giuseppe Schiboni. "Si accusa la Regione di essere stata assente, e non solo fisicamente nella commissione consiliare - ha affermato - non sapendo, o volutamente ommettendo di conoscere, tutte le azioni che, dall’apertura della crisi Alitalia, questo assessorato ha messo e sta mettendo in essere per sostenere i lavoratori interessati. Non ultimo il job Day “Decolla il Futuro”, dedicato al settore aeronautico e aeroportuale e al relativo indotto, organizzato svoltosi dalla Regione Lazio presso il Centro per l’Impiego Roma . Non una vetrina per cercare visibilità ma il quarto evento di settore, nel 2025, per creare un ponte diretto tra le aziende del settore e le persone del comparto in cerca di occupazione a cui è stata data la possibilità di conoscere le posizioni lavorative disponibili, ricevere supporto dai servizi per l’impiego regionali e partecipare ai laboratori previsti. Intanto Aeroitalia ha annunciato l'avvio di una fase di analisi dettagliata per valutare la condizione professionale di numerosi piloti e assistenti di volo provenienti da Alitalia. Questi professionisti, iscritti al sindacato Assovolo, si trovano ad affrontare il rischio concreto di vedere la propria licenza aeronautica sospesa a causa della prolungata inattività seguita alla cessazione o interruzione delle operazioni della compagnia aerea. L'iniziativa di Aeroitalia non è solo un potenziale passo per l'espansione della compagnia, ma una mossa strategica volta a tutelare l'elevato “patrimonio professionale e umano” rappresentato da questi lavoratori altamente qualificati. La compagnia aerea ha espresso la volontà di mettere a disposizione le proprie strutture e competenze per esaminare singolarmente la situazione di ogni pilota.