Domenica 15 giugno 2025, ore 18:03

Siderurgia

Polo Piombino: sciopero revocato, ora si tratta

Si muove qualcosa a Piombino e forse potrebbe essere la volta buona. Tanto che lo sciopero, già proclamato da Fim, Fiom e Uilm per stamani e che avrebbe riguardato tutti gli addetti del polo siderurgico (Jws Steel Italy, Piombino Logistic, Gsi Lucchini e Liberty Magona) è stato revocato in extremis. La decisione è stata presa dai sindacati dopo l’incontro di martedì in Comune, a cui hanno partecipato Marco Calabrò per il ministero delle Imprese e del Made in Italy, i rappresentanti dell’Unità di sistema portuale, il sindaco di Piombino Francesco Ferrari e l’amministratore delegato di Metinvest Luca Villa.
Due in particolare gli elementi che hanno spinto alla revoca dello sciopero: l’illustrazione dell’accordo di programma Metinvest e l’annuncio di una convocazione, per giovedì 19 giugno, del tavolo per l’intero polo siderurgico piombinese, in cui potranno essere affrontate tutte le problematiche dei siti di Piombino. Oggi dunque niente sciopero, ma un’assemblea su tutti i turni lavorativi e per tutta la forza lavoro.
Dopo l'incontro di martedì, che ha rappresentato “un passaggio istituzionale fondamentale, volto a rispettare l'impegno di illustrare preventivamente il contenuto dell'accordo prima dell'avvio della fase sindacale”spiegano i sindacati metalmeccanici in una nota, dovrà seguire ora una convocazione specifica per la discussione dell'accordo sindacale, “elemento volutamente reso indispensabile e preliminare alla firma dell'Accordo di programma, prevista indicativamente entro il 10 luglio in occasione della Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina che si terrà a Roma”.
E’ stato il rappresentante del Mimit, Marco Calabrò, riferiscono i sindacati, a illustrare in sintesi l'articolato del testo, “composto da 12 articoli, frutto di una stretta collaborazione tra istituzioni e azienda. L'accordo nasce da una lunga fase preparatoria, preceduta da un'intesa privatistica tra Metinvest e i soggetti gestori delle aree industriali in concessione da parte del Demanio.”
Il ministero fa sapere che sull’Accordo di programma “è stata raggiunta una intesa tecnica” e che la firma “sarà formalizzata dopo l'assenso delle organizzazioni sindacali” in coerenza con gli impegni assunti da tutte le parti. Prosegue quindi, aggiunge il Mimit, “in piena sinergia” tra governo, Regione Toscana, Comune di Piombino e parti sociali, “il percorso condiviso per riportare l'Italia al centro della produzione siderurgica europea”.
Va avanti dunque il progetto della società italo-ucraina Metinvest-Danieli, grazie al quale (investimento complessivo nell’ordine dei tre miliardi di euro) a Piombino si dovrà tornare a colare acciaio, con due forni elettrici. Metinvest punta a produrre i primi coils a Piombino entro fine 2028 ha riferito nei giorni scorsi in un’intervista a ‘Il Sole-24 Ore’ il ceo Villa, ha già investito nel progetto 15 milioni di euro, mentre dal punto di vista occupazionale, il nuovo impianto potrà assorbire mille addetti diretti e generare 1500-2000 posti di lavoro nell’indotto.
In questo senso, nell’incontro in Comune, le organizzazioni sindacali hanno poi ribadito “la necessità, anche nell'ambito dell'accordo sindacale, di salvaguardare l'intero bacino dei lavoratori. Ad oggi in assenza di notizie chiare sull'accordo di programma che riguarda Jsw e il revamping del treno rotaie, sono da individuare soluzioni per tutti gli oltre 1.300 dipendenti di Jindal Steel Italy”.
Restano infatti da sciogliere gli altri nodi dell’acciaio piombinese, a cominciare da Liberty Magona, per cui a inizio luglio scadono gli ammortizzatori sociali e di cui si spera venga definito al più presto il passaggio di proprietà: “Ci sarebbero almeno tre o quattro acquirenti - racconta il segretario Fim di Livorno, Paolo Cappelli - ma ora bisogna che l’interesse manifestato si trasformi in offerta vincolante, perché il tempo stringe.”
E poi Jsw, su cui pare calato il silenzio. Il business plan sarebbe già stato presentato da 4 mesi al ministero, ma nessuno di Piombino lo ha visto, né le istituzioni, né i sindacati. “Al momento l’unico reparto attivo è il treno rotaie - riferisce Cappelli - ma sta lavorando a scartamento ridotto e molti interrogativi sul futuro; servono invece prospettive certe. Chiediamo al ministero e al governo di decidere una volta per tutte: se Jsw è considerata affidabile per gestire l’unico sito in Italia dove si producono rotaie, si diano gambe al progetto; altrimenti si cerchi chi sia disposto a farlo al posto della multinazionale indiana.” La speranza è che l’entrata nella fase operativa del progetto Metinvest spinga anche Jsw a muoversi.
Alberto Campaioli
 

( 11 giugno 2025 )

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