Gestione non traumatica dei 579 esuberi e ricorso articolato agli ammortizzatori sociali: sono questi gli elementi chiave dell’intesa raggiunta con i sindacati sulla gestione della crisi aziendale e sul piano di riorganizzazione presentato da Unicoop Tirreno, la cooperativa di consumo presente in Toscana, Campania, Umbria e Lazio con 109 punti vendita.
Nel merito l’ipotesi di accordo, ora al vaglio dei lavoratori che entro il mese di maggio dovranno esprimersi sulla validità dell’intesa, prevede:
- il ricorso alla risoluzione incentivata dei rapporti di lavoro, fino al 31 maggio 2019, sulla base esclusiva della non opposizione (da 10.000 euro a 30.000 euro in base ai tempi di formalizzazione dell’uscita volontaria entro i primi sei mesi, fino al 12° mese e dal 19° al 24° mese);
- l'attivazione dal 1° giugno 2017 per 12 mesi della cassa integrazione straordinaria a rotazione per i 300 fte dipendenti della sede centrale di Vignale Riotorto e dei contratti di solidarietà difensivi per i 2940 fte addetti della rete commerciale in Toscana, Lazio e Umbria;
- l'impegno - da parte della Cooperativa - ad operare una razionalizzazione dei costi diversi dal lavoro;
- il rafforzamento delle relazioni sindacali a sostegno della riorganizzazione e del rilancio aziendale anche attraverso un ampliamento delle funzioni del coordinamento sindacale nazionale relativo al monitoraggio sull'applicazione dell'eventuale intesa;
- la sospensione del pagamento delle diarie, del 40% dell'indennità di funzione, delle indennità di missione e trasferimento (relative ai quadri e primi livelli) e delle quote aggiuntive orarie (a cui sarà sostituita, per l'intero organico del Gruppo, la corresponsione di 2,5 €) previsti dalla contrattazione integrativa aziendale;
- il non computo degli scatti di anzianità nella determinazione della retribuzione presa a base di calcolo per la maturazione del TFR.
Il tavolo di confronto tra azienda e sindacati resterà attivo per tutta la durata del piano e della gestione della crisi.
Positivo il commento del segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice, per il quale ”l'ipotesi di accordo quadro consentirà di evitare i licenziamenti ed, alla Cooperativa, di reagire alla crisi economico-patrimoniale che sta attraversando”.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)
