Tempi duri per le trattative di rinnovo dei contratti nazionali di lavoro. Difficoltà trasversali che non escludono nessun settore. Lo conferma, purtroppo, anche la Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari, che non vede avanzare il tavolo negoziale nonostante il serrato pressing sindacale. Sono circa 70mila gli addetti, di cui oltre 41mila guardie particolari giurate senza contratto dal 31 dicembre 2015. Facile immaginare il malessere tra lavoratori che operano troppo spesso in condizioni difficili, con turnazioni pesanti e salari che certo non pagano le grandi responsabilità e i rischi quotidiani. Nemmeno la prima sessione di trattativa del 2018 sembra aver prodotto quel contesto necessario a far chiudere in positivo il confronto tra sindacati ed associazioni datoriali. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno espresso forti perplessità sull’atteggiamento ”inconcludente” delle associazioni imprenditoriali di settore dando avvio alle procedure di raffreddamento e conciliazione che precedono la proclamazione della mobilitazione e dello sciopero dei lavoratori del settore decisa dall’assemblea unitaria delle strutture e dei delegati del 15 dicembre 2017. Per il segretario nazionale della Fisascat Vincenzo Dell’Orefice ”il rinnovo del contratto rappresenterebbe un punto di riferimento certo e fonte di legalità”.

Approfondimento su Conquiste Tabloid di domani

( 19 gennaio 2018 )