Dopo novantuno giorni di attesa, arriva al traguardo il decreto che può far partire i lavori di ricostruzione a Genova. Un decreto approvato tra mille contestazioni e polemiche, che non riguardano il cuore della legge - ossia Genova - ma articoli “secondari” del testo: il 25 che consente un nuovo condono (il quarto nella storia italiana) a Ischia e il 41 che permette e autorizza lo sversamento di idrocarburi e fanghi di depurazione nei terreni. Le polemiche si sono riflettute sul voto. I dissidenti del M5s non vi hanno presto parte, proprio per protesta contro i due articoli. Oltre al senatore Gregorio De Falco, altri 9 grillini non hanno votato: Vittoria Deledda Bogo, Alfonso Ciampolillo, Saverio De Bonis, Luigi Di Marzio, Elena Fattori, Michele Giarrusso, Cinzia Leone, Paola Nugnes e Mario Turco. Sul fronte opposto, Forza Italia si è astenuta, dopo aver dato una mano alla maggioranza, mercoledì, per bocciare l’emedanmento forzista che circoscriveva il condono. Ai grillo-leghisti si erano uniti, in quell’occasione, i forzisti campani, rivendicando la libertà di voto su una battaglia portata avanti da 15 anni.
Al netto delle polemiche, resta ora la questione Genova. Sindacati, imprenditori e istituzioni locali chiedono ora un’accelerazione. L’auspicio della Cisl, sottolinea Annamaria Furlan, è che “possa davvero partire subito la fase di progettazione ed i lavori di ricostruzione del nuovo ponte”. “Bisogna - spiega la segretaria generale - mettere da parte le polemiche politiche, le provocazioni e lavorare tutti insieme ora per garantire la ricostruzione rapida del ponte di Genova e delle case per gli sfollati, rispettando naturalmente tutte le norme sulla sicurezza e la trasparenza nell’assegnazione ed utilizzo delle risorse. Rimane il tema delle altre opere infrastrutturali e della messa in sicurezza del territorio”. Si tratta, aggiunge Furlan, “di tantissimi cantieri pubblici e progetti importanti bloccati da veti, ritardi, omissioni e chiusure ideologiche da parte del Governo, un fatto che rappresenta un ostacolo al futuro del Paese, all’occupazione ed alla sicurezza dei cittadini”.