Dopo le violenze squadriste e l’attacco alla sede della Cgil di sabato, i sindacati confederali serrano i ranghi e si preparano a rispondere unitariamente e pacificamente, come sempre, alle minacce. Cgil Cisl e Uil sono già all’opera per organizzare la mobilitazione di sabato 16 ottobre a Roma: una grande manifestazione nazionale e antifascista per il lavoro e la democrazia.
“L'assalto squadrista alla sede nazionale della Cgil - sottolineano Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pier Paolo Bombardieri - è un attacco a tutto il sindacato confederale italiano, al mondo del lavoro e alla nostra democrazia. Chiediamo che le organizzazioni neofasciste e neonaziste siano messe nelle condizioni di non nuocere sciogliendole per legge”.
“Insieme a Cisl e Uil - evidenzia Landini - abbiamo immediatamente capito che bisognava rispondere, è stata un'offesa alla nostra Costituzione, hanno violentato i diritti e il mondo del lavoro. Abbiamo subito capito che bisognava reagire e mobilitarci, guardare avanti e capire come ricostruire questo Paese”.
Purtroppo, i fatti di domenica non sono isolati né imprevedibili. Come sottolinea Luigi Sbarra. “Anche le sedi della Cisl sono sotto attacco”, ricorda il segretario generale, citando “l’ennesima lettera minatoria anche a strutture della Cisl e al sottoscritto per le posizioni assunte sull’obbligo vaccinale e sul Green Pass” e ribadendo che il sindacato dice no “a chi semina il terrore”. “Il mondo del lavoro ha sempre risposto compatto a questi tentativi antidemocratici - aggiunge Sbarra -. Andiamo avanti senza paura nella nostra battaglia per il bene comune. Bisogna respingere uniti e con fermezza questo clima di odio e di intimidazione nei confronti del sindacato”. Sull'estensione del green pass, la Cisl pone “alcune questioni che vanno al più presto chiarite dal Governo, a cui da settimane chiediamo un incontro di merito”. Tra i nodi da sciogliere, quello dei controlli e dei tamponi, su cui, secondo Sbarra, “si dovrebbe valutare il prolungamento della validità a 72 ore”, e quello dei costi dei test “che andrebbero ulteriormente calmierati”. “C’è poi da stabilire garanzie sulla copertura previdenziale di chi viene sospeso - afferma ancora il leader cislno -, come pure sulla tutela delle persone fragili esentati dalla vaccinazione e di chi ha programmato la prima dose dopo il 15 ottobre”.
Sulla stessa linea anche la Uil. Sandro Colombi, segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione, invita a “stemperare le tensioni sul Green Pass obbligatorio nei luoghi di lavoro”. “La tensione sociale inizia a essere davvero troppo alta e le strumentalizzazioni politiche da parte di frange irresponsabili sono  ormai evidenti - evidenzia Colombi -. C’è bisogno di un segnale distensivo verso il mondo del lavoro pubblico e privato. È tempo di iniziare a ricucire le spaccature e le divisioni sociali per non lasciare spazio a chi le sfrutta per scopi che nulla hanno a che vedere con la lotta alla pandemia”.

( 10 ottobre 2021 )