Lunedì 29 aprile 2024, ore 8:04

Centro Italia in ginocchio

Molti morti nell'hotel sommerso dalla slavina

L’Italia centrale è tornata a tremare, mentre il maltempo continua a flagellare le zone già colpite dal sisma. Si temono molti morti all’hotel Rigopiano di Farindola, sepolto ieri da una slavina per l’effetto congiunto di bufere di neve e terremoto. Trenta le persone considerate disperse, tra turisti e personale, sotto la neve da 24 ore. Ma scavare in quelle condizioni, raccontano i soccorritori, è complicatissimo. Per raggiungere il resort a quattro stelle di Farindola, in provincia di Pescara, a quota 1.200 metri, il Soccorso Alpino, il primo ad arrivare alle quattro del mattino, ha dovuto usare gli sci. Impossibile procedere per i mezzi che si sono trovati la strada sbarrata da altre valanghe e alberi caduti. Molto il lavoro per raggiungere la struttura quasi completamente crollata dopo essere stata investita in pieno dalla slavina. Due persone che erano rimaste fuori dall’hotel sono state tratte in slavo, una è in stato di ipotermia, ma non in pericolo di vita.

Oggi il premier Paolo Gentiloni è a Rieti, nel quartier generale della Protezione civile, dove farà il punto sulla situazione. Alle polemiche sui ritardi nei soccorsi e sul dopo-terremoto risponde seccamente il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio: "Mi limito a lavorare e non faccio polemica ma chiedo rispetto per chi lavora in condizioni proibitive. Chi tocca il sistema tocca il Paese. Chi non ha competenze e critica - aggiunge - non fa un buon servizio a chi da mesi lavora ininterrottamente. Forse non ci si è resi conto che siamo di fronte a due eventi eccezionali che comportano gestioni diverse e coordinate".

Ma proprio per porre un argine alle polemiche politiche, Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl, oggi si è rivolto allo stesso Curcio sollecitandolo a dissuadere i politici da passerelle e strumentalizzazioni e invitandoli a lavorare per quello per cui sono pagati. "Ritengo - sottolinea Bentivogli - che un ‘emergenza così grave necessiti di una maggiore coesione e concretezza delle forze politiche e sociali". "Tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione si rimbocchino le maniche, è il momento di far funzionare tutti insieme le cose, per questo ci risultano ancora più squallide e inaccettabili le passerelle e le strumentalizzazioni pre-elettorali", conclude.

La nuova emergenza è iniziata ieri mattina quando tre forti scosse (la prima alle 10.25, la seconda alle 11.14 e la terza alle 11.26) , tutte con magnitudo superiore a 5 (5.5, 5.6 e 5.4), con epicentro tra l’Abruzzo ed il Lazio sono state chiaramente avvertite anche a Roma. Una quarta scossa è stata avvertita poco dopo le 14.30. Ad Amatrice è crollato ciò che restava del campanile della chiesa di Sant’Agostino. L’edificio religioso era già stato gravemente danneggiato dal sisma che distrusse del paese del reatino.

Il premier Paolo Gentiloni ha chiesto al ministro Pinotti di rafforzare l'impegno dell'esercito nei luoghi interessati dal sisma. La situazione, peraltro, è resa ancor più complicata dal maltempo che sta flagellando l’Italia centrale da diversi giorni.

Per questo la Cisl chiede alle istituzioni di sostenere le popolazioni colpite. "Il Governo e le istituzioni - ha detto la leader Cisl, Annamaria Furlan - devono fare ogni sforzo possibile, chiedendo anche il sostegno dell’Europa, per sostenere le popolazioni del centro Italia colpite in queste ore dal terremoto, in una situazione peraltro resa difficile dal freddo e dalla neve di queste giornate invernali". "Come in altre circostanze - ha aggiunto - siamo pronti a fare ogni sforzo come sindacato per offrire la solidarietà concreta ed operativa del mondo del lavoro alle popolazioni delle zone colpite nuovamente dal sisma. È certamente encomiabile lo sforzo compiuto dalle forze dell’ordine e dalla protezione civile in queste ore. Ma se è vero che i terremoti e le altre calamità naturali non si possono prevenire, certamente occorre, come avviene in altri paesi, una maggiore capacità delle istituzioni di sostenere i cittadini che si trovano come in questa circostanza in una situazione di grave emergenza e di disagio assoluto, senza luce, acqua, generi di primaria importanza. Il Governo deve mettere in campo tutte le risorse umane ed economiche disponibili per alleviare le sofferenze di tanta gente che oggi ha perso tutto, accelerando anche l’iter del Piano Italia sulla ricostruzione delle aree terremotate e la messa in sicurezza del patrimonio architettonico ed urbanistico".

( 19 gennaio 2017 )

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