Venerdì 4 ottobre 2024, ore 10:42

Attualità 

Morti sul lavoro, grande piaga sociale 

Gli incidenti sul lavoro sono ”una grande piaga sociale che impone il massimo di unità tra tutti i soggetti politici, istituzionali e sociali e non ammette toni demagogici, populisti e incendiari che dividono le persone e mettono, irresponsabilmente, i lavoratori gli uni contro gli altri”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Sbarra, commentato anche le dichiarazioni del leader della Cgil Landini sulla Cisl che avrebbe deciso di non scioperare davanti a morti di Suviana. ”Un’uscita improvvida quella di Landin. Forse Maurizio è distratto, gli vorrei ricordare che mercoledì la Cisl con le sue strutture, nell'immediatezza degli eventi collegati alla tragedia di Suviana, ha proclamato 4 ore di sciopero nazionale nel gruppo Enel affiancato da una identica mobilitazione in tutte le categorie private della provincia di Bologna e da un presidio dei lavoratori davanti alla sede Enel. Sul tema sicurezza nei luoghi di lavoro da febbraio stiamo tenendo, da soli, centinaia di assemblee nelle aziende, iniziative sui territori e regioni; sabato avrà luogo una manifestazione nazionale a Roma con 5 mila delegate e delegati Cisl”. Quella di Suviana, sottolinea Sbarra, ”è stata una tragedia immane. Ancora tante vite spezzate, tante famiglie distrutte. Non si può e non si deve parlare di fatalità. La magistratura deve accertare le responsabilità. La sicurezza nei luoghi di lavoro è oggi la priorità del sindacato e deve diventarla anche per il Paese”. Le norme e le sanzioni ”esistono e sono state rafforzate. Il problema sono i controlli e le ispezioni. C'è anche una questione di prevenzione e di utilizzo del subappalto, che spesso diventa incontrollato e indiscriminato. Ne risulta un panorama allarmante: l'ispettorato del lavoro rileva che 8 aziende ispezionate su 10 non sono in regola con le norme legislative o contrattuali. Il governo ha messo sul tavolo la possibilità di reclutare nelle prossime settimane e mesi 766 ispettori. È un dato importante, ma bisogna fare di più”. Conclude Sbarra: ”La patente a crediti è un'innovazione molto importante che recepisce una specifica richiesta della Cisl, così come è rilevante l'impegno del Governo a utilizzare l'avanzo finanziario del bilancio annuale Inail, un miliardo e mezzo di euro, per interventi su formazione, assunzioni, miglioramento delle rendite e premi alle famiglie colpite. Sono risultati frutto del confronto e su cui abbiamo impostato la nostra proposta e mobilitazione. Ora bisogna andare avanti, in modo concertato, stabile, permanente, per attuare queste misure, introdurne di nuove e varare una strategia nazionale che allinei Governo, autonomie locali e sistema delle imprese”.
Positivo in questo senso l'incontro di mercoledì al ministero del Lavoro. Spiegano il segretario confederale della Cisl Pirulli e il segretario generale della Filca-Cisl Pelle: ”Riteniamo molto significativo il recepimento delle nostre richieste relative alla parità di trattamento non solo economico ma anche normativo che permetterà di ridurre il proliferare di contratti in dumping non solo negli appalti pubblici ma anche nei settori privati. Importante inoltre l’abbassamento delle soglie per la patente a crediti che permetterà una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro. Necessario comunque ampliare la patente a crediti a tutti i settori e non solo ai cantieri edili temporanei e mobili”.
Ieri la Commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento riformulato al dl Pnrr che stabilisce che per il personale impiegato nell'appalto di opere o servizi e nel subappalto sia ”corrisposto un trattamento economico e normativo complessivamente non inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale e territoriale stipulato dalle associazioni sindacali dei lavoratori e datori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, applicato nel settore e per la zona strettamente connessi con l'attività oggetto dell'appalto e del subappalto”. Intanto si insedierà il 26 aprile il gruppo di studio sulle norme in materia di sicurezza sul lavoro. A presiederlo, il viceministro alla Giustizia Sisto. Alla Commissione è affidato il mandato di analizzare l'attuale quadro normativo e giurisprudenziale, verificarne limiti, criticità e prospettive. La commissione avrà un anno per formulare proposte d’intervento.
E continua senza sosta il lavoro dei Vigili del Fuoco per cercare di recuperare i corpi dei dispersi dopo lo scoppio alla centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, nel Bolognese. La quarta vittima è stata recuperata al piano nove, uno dei piani allagati dalla prima giornata.“I dispersi - fa notare Francesco Notaro, direttore regionale dei Vigili del Fuoco per l’Emilia-Romagna - non lavoravano tutti nello stesso punto”. “Stiamo operando in uno scenario che risulta abbastanza complesso - sottolinea Giuseppe Petrone, responsabile dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco - perché oltre a essere stato interessato da uno scoppio è stato interessato anche da un successivo cedimento parziale di un solaio. E abbiamo l’ottavo, il nono e il decimo piano completamente allagati, stiamo alleggerendo la quantità di acqua per agevolare l’attività dei sommozzatori”.
La procura di Bologna ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo. “Chiedo ad Enel, al Governo e alle aziende in appalto di dare piena collaborazione” ha sollecitato il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. Mentre il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini sollecita l’apertura di una discussione molto seria e rapida sul tema degli appalti e dei subappalti, a partire dalle partecipate dallo Stato”.
Nel contempo i sindacati degli elettrici di Cgil, Cisl e Uil, Filctem, Flaei e Uiltec hanno chiesto un incontro al governo “sulle scelte relative alle concessioni idroelettriche che stanno determinando un disinvestimento delle aziende in questa filiera di produzione elettrica e più in generale sul tema delle concessioni, rivendicando, anche dopo il 2030, un sistema elettrico unito ed integrato”. “Abbiamo spiegato al ministro Calderone - si legge nella nota diffusa dopo il grave incidente di Suviana - gli elementi della vertenza che le organizzazioni sindacali stanno portando avanti contro le politiche di Enel che tende, in un momento fondamentale per il Paese, riguardo la transizione energetica, ad effettuare efficientamenti inspiegabili soprattutto nella distribuzione che è l’elemento centrale su cui debbono ruotare i massicci investimenti relativi alla rete elettrica. Il ministro - concludono i sindacati - si è detto disponibile a convocare a breve un tavolo sulla vertenza Enel e contestualmente a costituire, insieme ai ministeri competenti, un tavolo per affrontare il tema delle concessioni idroelettriche e della distribuzione”.
L’ennesima tragedia sul lavoro ha nuovamente posto in evidenza la gravità della situazione e l’urgente necessità di intervenire per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.
“La recente serie di incidenti sul lavoro e gli infortuni mortali che si verificano quotidianamente ci spingono a chiedere un’immediata azione congiunta da parte di tutte le parti coinvolte - dichiara il segretario generale Fim Cisl Romagna, Riccardo Zoli -. La sicurezza sul lavoro non può essere considerata un tema secondario, ma deve diventare una priorità assoluta, sia per il sindacato che per la politica. È fondamentale - continua il sindacalista - rafforzare i controlli e le ispezioni nei luoghi di lavoro e nei cantieri, così come estendere le tutele previste nei cantieri pubblici anche ai grandi appalti privati. E’ indispensabile promuovere la formazione e l’addestramento dei lavoratori per garantire una maggiore consapevolezza e competenza nella prevenzione degli incidenti. Domani - conclude Zoli -, durante l’Assemblea Nazionale delle delegate e dei delegati Cisl a Roma, porteremo avanti queste istanze e lavoreremo per sensibilizzare il Governo e le istituzioni competenti sull’urgenza di agire con determinazione per fermare gli incidenti sul lavoro”.
Giampiero Guadagni
Sara Martano

( 11 aprile 2024 )

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