Roma, 28 mag. (askanews) - Medicinali da banco, latte in polvere ed altri alimenti specifici per neonati/bambini in tenera età da consegnare al popolo ucraino e profughi in fuga dalla guerra da portare in Toscana al rientro. E' il compito dei dipendenti e volontari che accompagneranno il viaggio verso la Polonia organizzato dall'Azienda regionale per il diritto allo studio universitario che ha prenotato un autobus per compiere questa missione di solidarietà, sostenendo, in accordo con l'assessorato Regionale, una parte delle spese di noleggio del mezzo della ditta Luberti Bus di Ascoli Piceno, già specializzata in trasferte di questo tipo. Per rendere concreta la missione si sono attivate altre associazioni importanti del territorio, come il Sindacato Agenti di Assicurazione sezione provinciale di Firenze che ha voluto contribuire anche economicamente a questa opera umanitaria di rilievo.
L'autobus partirà da Firenze alle ore 18 di domenica 29 maggio dalla sede del Dsu Toscana in viale Gramsci 36 con gli aiuti e i medicinali raccolti grazie alla donazione di dipendenti dell'Azienda Dsu e di studenti che hanno dato vita ad una campagna interna di sostegno alla popolazione ucraina. Il convoglio arriverà il giorno successivo a Varsavia per raggiungere il centro di prima accoglienza del popolo ucraino in fuga dal conflitto bellico.
I componenti della spedizione, due dipendenti dell'Azienda e lo studente ucraino Sergej Milinkovic che farà da mediatore linguistico, saranno accolti in Polonia dall'Associazione "Ucraina Più - Milano APS" che presso l'hub di smistamento del locale Global Expo offrirà supporto per l'individuazione degli ucraini, fra cui studenti universitari, che verranno condotti e accolti in Toscana al termine del viaggio di ritorno che si concluderà di nuovo a Firenze la mattina del primo giugno. Nel capoluogo i profughi saranno presi in carico dal personale della questura di Firenze per lo svolgimento delle necessarie pratiche di accoglienza e dalla protezione civile per le verifiche sanitarie Covid, per poi essere ospitati oltre che presso le residenze Universitarie distribuite sui tre territori regionali di Ateneo anche in altri centri di accoglienza. (Segue)