Via libera del Parlamento europeo a misure più stringenti per contrastare le importazioni da paesi terzi (Cina, in primis) oggetto di dumping e sovvenzioni. La nuova legislazione introduce una nuova metodologia per calcolare i margini di dumping per le importazioni dai paesi terzi in caso di distorsioni significative di mercato o sussidi statali pervasivi. Inoltre è destinata a porre fine a una lunga disputa tra i 28 governi sulla concessione o meno dello status di economia di mercato alla Cina, accusata di praticare il dumping su numerosi prodotti che esporta in Europa e di sovvenzionare le sue imprese. Obiettivo della nuova normativa è rafforzare la protezione dei posti di lavoro e delle imprese Ue contro le importazioni a basso costo provenienti da paesi terzi che interferiscono pesantemente nell'economia. Tra le novità introdotte, il dumping sociale e ambientale sarà preso in considerazione nel valutare le misure antidumping. La Commissione inoltre, monitorerà la situazione nei paesi esportatori pubblicando rapporti regolari. Non vi sarà alcun onere di prova supplementare per le imprese dell'Ue nei casi di dumping, oltre all'attuale procedura. Le piccole e medie imprese riceveranno assistenza nella gestione dei reclami. Tutte le parti interessate, in particolare i sindacati, potranno essere consultate sulle decisioni riguardanti le misure di difesa commerciale.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)