Venerdì 3 maggio 2024, ore 13:31

Giornata d’Azione

General Electric. Sindacati in piazza in tutta Europa

Electric: i sindacati affiliati ad IndustriAll Europe alzano la voce contro il taglio di 6.500 posti di lavoro annunciato dalla multinazionale statunitense. Per questo stamane hanno manifestato in tutta Europa, con l’obiettivo di costringere il colosso Usa ad aprire un confronto vero con i rappresentanti dei lavoratori. L’iniziativa più importante si è tenuta a Parigi, davanti al quartier generale della General Electric a Parigi, ma sit-in e presidi hanno avuto luogo contemporaneamente in oltre 40 siti in Germania, Italia, Spagna, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Svezia e Svizzera. Una mobilitazione massiccia che IndustriAll Europe ha salutato come un successo.
“Questa azione unitaria e coordinata dai sindacati affiliati ad IndustriAll Europe - dichiara Luc Triangle, vice segretario generale IndustriAll - è la prima nel suo genere all’interno di General Electric”. Il problema non sono solo i tagli, ma le strategie. “Rifiutiamo fermamente l'idea che le capacità industriali che sono vitali per l'Europa, in particolare nel settore energetico, vengano messe a repentaglio a causa della mancanza di una visione di prospettiva industriale da parte del azienda. Per questo siamo preoccupati anche del destino che attende altri settori strategici come GE Aviation e GE Healthcare ", aggiunge Triangle.
I sindacati denunciano in particolare l'inconsistenza della strategia di gestione di GE, fondata esclusivamente sul valore azionario e criticano quelli che a tutti gli effetti appaiono come “licenziamenti di borsa”. "Non possiamo tollerare che GE continui a mettere sotto pressione i lavoratori a fronte della generazione di 26 miliardi di dollari per i suoi azionisti nel 2015", sottolinea Frédéric Sanchez, segretario generale Ftm-Cgt. "General Electric, pur cercando di ottenere una redditività operativa a due cifre nel breve periodo, infatti, si sta dando la zappa sui piedi da sola, precludendosi le risorse e gli strumenti necessari per affrontare il futuro e l'espansione del settore dell'energia a livello globale", gli fa eco Gabriel Artero, presidente della Cfe-Cgc Metallurgie. "I lavoratori GE esigono l’apertura di un confronto vero sulla strategia del Gruppo", aggiunge Philippe Portier, segretario generale della Fgmm-Cfdt. "Come farà GE a mantenere le sue promesse per creare posti di lavoro senza alcuna strategia reale, senza alcun suono piano industriale?", rincara Eric Keller, segretario federale, FO Métaux.
Kai Müller, presidente del Cae ex-Alstom, condanna la mancanza di rispetto dei diritti di informazione e consultazione dei lavoratori. "Dal 12 gennaio il comitato aziendale europeo si è già riunito non meno di 26 volte e tuttavia, a causa dell'atteggiamento assunto dal management aziendale, la fase di consultazione a livello europeo è ancora ai blocchi di partenza".
Un dialogo sociale vero e proprio è il presupposto per trovare soluzioni socialmente accettabili per tutti, dato che, come Wolfgang Lemb, membro del consiglio esecutivo della IG Metall, sottolinea, "le conseguenze di tali tagli massicci hanno ricadute pesanti non solo sui lavoratori e sulle loro famiglie ma anche su tutto l’indotto collegato alle attività di GE nelle varie città e regioni”.
"Noi diciamo no al piano di ristrutturazione e ai 6 500 tagli di posti di lavoro in Europa. Diciamo sì ad una vera e propria strategia industriale da parte di General Electric, che garantisca il futuro delle sue attività e dei lavoratori in Europa ", conclude Luc Triangle.
 

( 8 aprile 2016 )

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