Venerdì 17 ottobre 2025, ore 15:00

Global

India, l’inferno dei bambini nelle miniere di mica

Un minerale dall'inestimabile valore per le compagnie operanti nei settori della cosmetica, dell'automotive e dell'elettronica, in grado di alimentare un giro d'affari da miliardi di euro in un mercato che vede fra i protagonisti Cina, India, Stati Uniti e Unione Europea. Il lucrativo business della mica cela però un vergognoso segreto: l'utilizzo massiccio di lavoro minorile per estrarre il minerale dalle pericolose miniere. Secondo l'ultimo rapporto del Somo, l'istituto di ricerche sulle imprese multinazionali, il fenomeno è particolarmente radicato in India, uno dei maggiori produttori ed esportatori mondiali, dove oltre 20 mila minori sarebbero impiegati illegalmente nel settore.

La situazione di illegalità “tollerata” agevola l'utilizzo di lavoro minorile ma serve anche a coprire l'alto tasso di incidenti, spesso mortali, che avvengono nelle miniere. Oltre al rischio di crolli strutturali, i lavoratori sono costretti a inalare polveri sottili durante l'arco della giornata lavorativa con il rischio di contrarre malattie respiratorie e tumori ai polmoni. L'utilizzo di bambini nelle miniere indiane è diffuso e legato direttamente all'endemica povertà dell'area dove circa il 35% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. Una povertà che alimenta il circolo vizioso del lavoro forzato. Molte famiglie indiane sono infatti obbligate a lavorare nelle miniere per ripagare debiti contratti che possono arrivare a tassi di interesse annuali del 200%. E' in questo contesto di miseria e di violenza che i minori, anche al di sotto dei dieci anni di età, sono costretti a lavorare per sostenere la famiglia. Secondo una recente investigazione del Guardian, le retribuzioni per lavorare sei giorni alla settimana in una miniera di mica si aggirerebbero intorno a un euro al giorno.

A seguito delle recenti denunce, molte compagnie hanno lanciato investigazioni indipendenti per comprendere la rilevanza del fenomeno nelle loro catene di fornitura. Un processo ancora nella sua fase iniziale ma che deve necessariamente chiamare in causa, nelle conclusioni del rapporto, anche le istituzioni internazionali e il governo indiano che non ha mai ratificato le principali convenzioni dell'Ilo sul lavoro minorile. L'azione di Nazioni Unite e Ocse dovrebbe dunque indurre il governo indiano ad adottare un approccio che tenga in considerazione i fattori alla base del fenomeno del lavoro minorile, fra cui l'illegalità delle operazioni di estrazione, l'emersione del lavoro informale, le giuste retribuzioni, il rispetto delle misure di salute e sicurezza e di salvaguardia ambientale.

(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)

( 3 marzo 2017 )

Magazine

Via Po Cultura

SOLO PER GLI ABBONATI

Intervista a Tommaso Greco, Professore ordinario di Filosofia del diritto nell’Università di Pisa e direttore del centro Interdipartimentale di Bioetica

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Mostre

Pippi Calzelunghe compie 80 anni

Un’icona femminile che è fuori dagli schemi ancora oggi, figuriamoci nel 1945

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Mostre

Andrea Appiani, maestro del Neoclassicismo

Milano celebra, con una, grande mostra a Palazzo Reale, il pittore che ne ha segnato un'epoca

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

FOTO GALLERY

© 2001 - 2025 Conquiste del Lavoro - Tutti i diritti riservati - Via Po, 22 - 00198 Roma - C.F. 05558260583 - P.IVA 01413871003

E-mail: conquiste@cqdl.it - E-mail PEC: conquistedellavorosrl@postecert.it