Lunedì 29 aprile 2024, ore 22:13

Giornata mondiale

Salute e sicurezza, bilancio amaro nel giorno della prevenzione

Oltre 6 mila decessi al giorno per un totale di 2 milioni e trecentomila all'anno. Sono questi i numeri di una guerra che non sembra destinata a interrompersi a breve. E' la guerra al diritto alla salute e alla sicurezza sul luogo di lavoro, un diritto ancora troppo spesso calpestato in nome dell'interesse di imprenditori e governi senza scrupoli pronti a lucrare sulla pelle dei lavoratori. Oggi, giornata internazionale dedicata alla salute e alla sicurezza sul posto di lavoro, rappresenta l'occasione per ricordare una tragedia quotidiana e silenziosa che sembra non attirare troppo l'attenzione dei media e dei politici. Una giornata che serve a stilare, in tutto il mondo, il triste bilancio annuale delle vittime e che, con macabra puntualità, si svolge a pochi giorni dalla ricorrenza del disastro industriale di Rana Plaza, avvenuto il 24 aprile 2013. Il caso del Bangladesh ha richiamato l'attenzione internazionale per la portata dell'incidente e per il numero elevato di vittime, ma lo stillicidio quotidiano è invece destinato ad essere ignorato dai principali mezzi di comunicazione. Eppure, conti alla mano, si deve constatare come il bilancio risulti salato in ogni singolo giorno lavorativo. Secondo le stime dell’Ilo gli incidenti sul lavoro provocano ogni anno 300 milioni di infortuni nel mondo ed oltre due milioni e 300mila decessi, a causa di incidenti e malattie professionali. Queste ultime, da sole, provocano ogni anno la morte di più di 2 milioni di lavoratori, e colpiscono oltre 160 milioni di persone. Fenomeni che non risparmiano l’Italia: secondo l’Osservatorio indipendente di Bologna nel 2014 sono morti 660 lavoratori, il 20% dei quali in edilizia, che resta uno dei settori più colpiti. Dall’inizio dell’anno ci sono già stati 38 morti nei cantieri, uno ogni 3 giorni. Oltre al dramma, il fenomeno comporta anche un costo sociale insostenibile, pari ad oltre 50 miliardi di euro. Risorse che potrebbero essere impiegate, ad esempio, per rafforzare le attività ispettive, sempre più sacrificate dalle istituzioni ed oggi quasi esclusivamente condotte dai sindacati attraverso i responsabili per la sicurezza impegnati negli Enti paritetici. Per questo stamane i sindacati degli edili hanno manifestato stamane a Roma e tenuto un flash mob a Torino davanti alla sede di Unimanagement dove si svolge il Forum internazionale sulla sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro.

(Speciale su Conquiste Tabloid a cura di Pierpaolo Arzilla, Ester Crea, Manlio Masucci e Vanni Petrelli)

( 28 aprile 2015 )

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