La Pa si avvia verso una stagione di investimenti innovazione digitale, formazione e riorganizzazione. In campo ci sono le risorse del Pnrr. Ma il fulcro del rinnovamento passerà per le risorse umane. Per questo i sindacati sono in pressing sul Governo affinché venga rispettato quanto previsto dal Patto per l’innovazione della Pa, a partire dalla stabilizzazione dei precari e dal piano strutturale di assunzioni per i prossimi anni. Assunzioni che, ricordano i sindacati, possono essere velocizzate dalle varie amministrazioni. Su questo fronte, dal ministero della Funzione Pubblica arriva qualche rassicurazione. Ieri Brunetta ha sottolineato che il 40% dei professionisti che sarà assunto nella Pa “per i progetti per il Pnrr potrebbe diventare nuova forza di lavoro anche dopo il termine di questi cinque anni, in cui lavoreranno con contratto a termine”.
Il ministro ha anche annunciato che dal 10 gennaio 2022 partirà un grande piano formativo per rafforzare le conoscenze e le competenze dei 3,2 milioni di dipendenti delle amministrazioni pubbliche. Un’enorme “ricarica delle batterie”, secondo la definizione di Brunetta, “finalizzata a riqualificare il capitale umano pubblico e a migliorare la qualità dei servizi a cittadini e imprese”. La strategia è partita il 7 ottobre scorso, con la firma del protocollo d'intesa tra Brunetta e la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa: l’accordo è la cornice entro la quale avviare iniziative operative con i singoli atenei sull'intero “ciclo di vita” dei dipendenti pubblici.
Il 13 ottobre è stato firmato il protocollo d’intesa con la rettrice della Sapienza Università di Roma, Antonella Polimeni, che consentirà ai lavoratori pubblici, dall’inizio del prossimo anno, di iscriversi a condizioni agevolate a corsi di laurea e master, fruibili anche da remoto. Nel frattempo, grazie a un accordo con la Crui, sono già in corso di definizione altri protocolli d’intesa con tutte le Università che hanno risposto positivamente all’appello, sull’intero territorio nazionale. Parallelamente decolleranno iniziative di formazione ad ampio raggio con partner d'eccezione, pubblici e privati, nazionali e internazionali, sui temi della semplificazione, della transizione amministrativa, della transizione digitale, della cybersicurezza, della customer satisfaction e su tutte le tematiche inerenti alle azioni definite nel Pnrr.
A questo programma parteciperanno a pieno, con le loro specifiche competenze, la Scuola Nazionale dell’Amministrazione (Sna) e Formez PA. “Vogliamo che la Pubblica amministrazione sia il più grande catalizzatore della crescita del Paese - ha detto Brunetta -. A dicembre lanceremo una campagna di comunicazione perché tutti i dipendenti pubblici siano informati delle opportunità di formazione, che potranno valutare in base alle loro esigenze di lavoro, di carriera e di reddito. L'investimento formativo sarà premiato. Nei contratti di lavoro, vicini al rinnovo, sarà previsto un legame diretto tra formazione, produttività e dinamiche retributive”.
Ilaria Storti