Crescita e lavoro. Sono questi i temi che il sindacato chiede di mettere al centro della manovra finanziaria. Temi finora sfiorati marginalmente. Su questo, dopo il negoziato sui decimali con la Ue, il Governo dovrà confrontarsi con Cgil Cisl e Uil. Senza risposte, hanno ribadito ieri le tre confederazioni davanti a migliaia di lavoratori riuniti a Roma, Napoli e Milano per gli attivi unitari, sarà mobilitazione. “Il presidente del consiglio Conte ha garantito che ci sarà un confronto con i sindacati su tutti i temi che riguardano la manovra - ha ricordato la segretaria generale Cisl, Annamaria Furlan, intervenendo a Milano -. Se questo confronto non ci sarà useremo tutti gli strumenti in nostro possesso e la mobilitazione sindacale”. Il tema del lavoro, ha ribadito Furlan, “è centrale e su questo ci aspettiamo risposte dal governo”.
La piattaforma dei sindacati, ha sottolineato da Roma il leader Uil, Carmelo Barbagallo, “non si risolve in una finanziaria, a noi interessa che si aprano i tavoli su tutte le nostre proposte”.
L’intesa con l’Europa non basta. I sindacati, ha evidenziato Susanna Camusso, restano critici su una manovra che “non affronta il tema degli investimenti e della creazione di lavoro”.