Lunedì 29 aprile 2024, ore 5:19

Sindacato 

Una piazza di tutti 

Il sindacato confederale si erge a baluardo contro ogni forma di fascismo ed estremismo. Sabato, dalla piazza unitaria di San Giovanni, riempita da 200 mila persone, si è levata, a gran voce, la richiesta di Cgil Cisl Uil a Governo e Parlamento a sciogliere le formazioni che si richiamano al fascismo e al nazismo. Contro questa ondata di intimidazioni e violenze, culminate sabato scorso con l'attacco alla sede della Cgil, “sono necessari atti concreti, auspicabilmente da tutte le forze politiche dell'arco costituzionale”. Il momento è delicato, pertanto non si può perdere altro tempo. Lo Stato deve farsi sentire e assumere decisioni immediate e forti, senza tentennamenti e incertezze. I sindacati hanno tenuto a sottolineare che la piazza era di tutti, non di parte. “Questa piazza parla a tutto il Paese - ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini - lo vogliamo dire con molta forza: questa di oggi non è solo una risposta allo squadrismo fascista, necessaria e importante. Ma è qualcosa di più, questa piazza rappresenta tutta l'Italia che vuole cambiare questo Paese e chiudere la storia con la violenza politica. Le forze che si richiamano al fascismo e che usano violenza devono essere sciolte. Questa piazza chiede atti concreti e non chiacchiere o impegni. Dalla solidarietà si deve passare all'azione concreta. E' il momento che lo Stato dimostri la sua forza democratica nel far applicare le leggi e la Costituzione”.
Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha affermato che dalla piazza è arrivata una “risposta forte, unitaria contro fascismi, estremismi, derive antidemocratiche. Abbiamo portato in piazza le ragioni del lavoro, della partecipazione, valori fondanti della nostra democrazia e della nostra Repubblica. Il mondo del lavoro sarà come sempre un'argine”. Sbarra ha richiamato istituzioni e parti sociali a un vero patto attraverso “un cammino di condivisione, partecipazione, confronto e dialogo. Dobbiamo abbassare i toni e far prevalere la responsabilità. C'è un Paese da ricostruire. Tutti gli estremisti e i professionisti del terrore e della destabilizzazione - ha aggiunto nel chiedere lo scioglimento di tutte le formazioni violente - andranno a sbattere contro il muro del sindacato”.
Il numero uno della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha rimarcato che da piazza San Giovanni “parte la nuova Resistenza. Vogliamo riaffermare i valori della partecipazione e il rifiuto della violenza. Fuori i violenti dalle piazze e dalle nostre sedi”.
A Cgil, Cisl e Uil è arrivata la solidarietà della Confederazione europea dei sindacati (Ces).
La manifestazione è stata anche l'occasione per ribadire la richiesta al Governo di tavoli di confronto per realizzare le riforme che servono al Paese: dal fisco, con il taglio delle tasse sui redditi da lavoro e da pensione e una seria lotta all'evasione, agli ammortizzatori e politiche attive, fino al superamento di quota 100 evitando lo scalone della legge Fornero con un'uscita flessibile dal lavoro partendo dalla tutela dei lavori gravosi, donne e giovani.
Giampiero Guadagni

( 16 ottobre 2021 )

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