di Silvia Boschetti
Modi e tempi di lavoro sono una sfida ben presente in Comifar, Guppo leader della distribuzione farmaceutica. Questione centrale anche nel negoziato per il rinnovo di questo contratto integrativo aziendale che interessa 1.500 dipendenti e scaduto a gennaio. Le richieste datoriali vanno dall’organizzazione del lavoro al sistema premiante, una complessiva apertura che però non convince del tutto in casa sindacale. Infatti, ad ora, il coordinamento nazionale unitario delle strutture e dei delegati di Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs, pur dando valutazione positiva rispetto all’apertura aziendale ritiene ancora insufficiente la disponibilità economica riferita al premio di risultato. In particolare, per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, la richiesta aziendale è quella di una maggiore flessibilità. Nel dettaglio la proposta è quella - in un regime sperimentale di 12 mesi - dell’innalzamento dell’indennità fissa a 100 euro al mese per coloro che volontariamente daranno disponibilità al turno serale. Nuovi parametri sono ipotizzati anche per la definizione del sistema premiante. La direzione aziendale ha confermato l’impianto del precedente integrativo e si è detta disponibile all’erogazione di una cifra massima pari a 1.235 euro. Tra le sollecitazioni sindacali accolte da Comifar l’avvio del confronto a livello territoriale sulla stabilizzazione dei lavoratori in somministrazione. Una discussione aperta, dunque, che riprenderà il prossimo 24 ottobre.
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