Martedì 1 luglio 2025, ore 1:37

Contratti 

Edili, accordo sulla parte salariale 

Sono in arrivo aumenti salariali davvero significativi per i lavoratori edili dei settori industria e cooperative, che in Italia attualmente superano il milione. Nella notte tra martedì e mercoledì scorsi, infatti, i sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil e le parti datoriali Ance, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Produzione e Lavoro hanno raggiunto l’accordo per il rinnovo della parte salariale del contratto collettivo nazionale di lavoro industria e cooperative. Il contratto era scaduto lo scorso 30 giugno. L’aumento salariale al secondo livello, quello con il maggiore addensamento (operaio qualificato) è pari a 210,60 euro, diviso in tre tranche: 93,60 euro dal 1° febbraio e altre due tranche da 58,50 euro ciascuna dal 1° marzo 2026 e dal 1° marzo 2027, con un recupero inflattivo dell’11% e un aumento sui minimi del 18%. Il contratto avrà decorrenza dal 1° febbraio 2025 e scadrà il 30 giugno 2028. “Archiviata la parte economica – è scritto nell’accordo siglato dalle parti – c’è l’impegno di concludere entro il 28 febbraio 2025 sui temi rimasti ancora aperti: accordi su catalogo formativo nazionale, sorveglianza sanitaria, istanze del settore, premialità; denuncia unica edile ed F24 con lavori della Commissione entro sei mesi; trasferta nazionale; lavoro straordinario; non sovrapponibilità dei cicli contrattuali; prevedi; commissione classificazione. Di notevole interesse sarà la definizione della denuncia unica, trasferta ed F24: elementi dirimenti sia in termini di semplificazione, che di ulteriore contrasto al lavoro irregolare”. Soddisfatti i sindacati: “Questo accordo – dichiarano le segreterie nazionali di Feneal, Filca, Fillea – conferma il valore importante delle relazioni industriali del settore. Ancora una volta le parti sociali scelgono la strada della regolarità e legalità attraverso lo strumento delle Casse edili. Ora – aggiungono - si prosegue con le trattative insieme ad artigiani e piccola media industria, avendo come principio fondamentale e come obiettivo la salvaguardia del principio di equivalenza dei contratti. Nel settore dell’edilizia non c’è dumping fra contratti, i lavoratori hanno stessi diritti e salari. Con questa firma – concludono le segreterie nazionali dei tre sindacati delle costruzioni - siamo riusciti ad assicurare un aumento salariale davvero significativo agli addetti del settore, che consenta a loro e alle loro famiglie di tutelare e rafforzare il potere di acquisto”. L’accordo segue di pochi giorni il “conguaglio” del settore del legno, a seguito del calcolo dell’Ipca del 2024. “L’efficacia del modello contrattuale ‘a doppia pista’ – avevano dichiarato Feneal, Filca, Fillea - ha permesso di recuperare integralmente gli aumenti inflattivi al lordo dei costi energetici e difendere il salario”. In questo caso l’adeguamento salariale ha riguardato 200mila addetti, che troveranno gli aumenti con la busta paga di febbraio.
Molto soddisfatto il segretario generale della Cisl Sbarra che sottolinea: ”La contrattazione rimane la strada maestra per la Cisl per alzare le retribuzioni a tutti i lavoratori senza incursioni legislative che minano l’autonomia negoziale delle parti sociali”.
Vanni Petrelli

( 29 gennaio 2025 )

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