La vertenza Farmacap - la società speciale che gestisce le farmacie comunali di Roma - si accende. È ormai scontro aperto tra i sindacati e Angelo Stefanori, il commissario straordinario. E Stefanori è anche nel mirino delle opposizione. Ma andiamo con ordine. Dopo la delibera dell’Assemblea capitolina che lo scorso 28 dicembre ha inserito Farmacap nel novero delle partecipate di Roma Capitale di primo e secondo livello che dovranno essere “razionalizzate”, i sindacati sono scesi sul piede di guerra: la decisione appare infatti propedeutica alla privatizzazione dell’azienda. Come non bastasse, Stefanori in una lettera indirizzata il giorno dell’Epifania a tutti i dipendenti ha espresso valutazioni molto severe sulle strategie poste in essere dai sindacati, accusandoli di arroccamento “su posizioni massimaliste e improduttive”.
Nel frattempo, giovedì, Angelo Stefanori è stato rinviato a giudizio con la triplice accusa di diffamazione, calunnia e minacce nei confronti di Simona Laing, ex direttore generale dell’azienda che gestisce le farmacie comunali.
Insomma, in Farmacap siamo al caos. E i sindacati non ci stanno. Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Usi denunciano che “le polemiche dell'avvocato Stefanori servono solo a mascherare il suo ruolo di agente della privatizzazione”. Tra l’altro, ricordano i sindacati, il Movimento 5 Stelle durante la campagna elettorale “ha promesso un rilancio di Farmacap come Azienda Speciale, dopo aver osteggiato il progetto di trasformazione societaria portato avanti dalla Giunta Marino”. Le sigle di categoria chiedono di chiudere la fase del Commissariamento che si protrae da 6 anni, di nominare un nuovo Cda, selezionare un nuovo Direttore Generale e fare un piano industriale che “preveda un reale sviluppo dei servizi, a partire dalla stipula della Convenzione per i servizi sociali, con un incremento del finanziamento rispetto a quella attuale, che scade il 19 marzo”.