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Vertenze

Marelli: c'è l’accordo sugli esuberi e sul contratto

Nel corso del 2022 l’organico del Gruppo Marelli è passato da 7.974 unità a 7.187, con una riduzione di 787 lavoratori. Nei giorni scorsi l’azienda ha comunicato ai sindacati di dover procedere a un’ulteriore riduzione di personale di 400 persone in Italia, di cui 310 impiegati e 90 operai indiretti. Sugli esuberi è stato comunque raggiunto un accordo quadro che esclude i licenziamenti coatti e individua come unico criterio quello della volontarietà. La riduzione si concentrerà sulle funzioni di staff e toccherà molto meno le fabbriche. Gli incentivi saranno per coloro che maturano i requisiti per la pensione nell’arco dei 4 anni tali da assicurare nei primi due anni il 90% della retribuzione, insieme alla Naspi, e gli altri due anni l’80% della retribuzione più l’equivalente dei contributi da versare. Per chi non raggiunge la pensione l’incentivo sarà di 12 mensilità per la fascia di età 35-39 anni, di 24 per quella 40-49 anni, 30 fra 50 e 54 anni e 36 mensilità da 55 anni in su. A queste cifre si aggiungono, per chi esce entro il 31 maggio di quest’anno, 20 mila euro fino a 49 anni e 30 mila euro da cinquanta in su. 

Il Gruppo - che negli ultimi anni ha risentito parecchio dell’aumento dei costi delle materie prime e della contrazione delle vendite, dovute principalmente alla crisi degli approvvigionamenti - pur chiudendo in positivo il quarto trimestre del 2022 ha concluso l’anno con i conti in rosso. Ciò nonostante, Marelli ha confermato i 73 milioni di investimenti programmati per il 2023. 
Sempre nei giorni scorsi è stato firmato l’accordo di armonizzazione per il passaggio di Marelli dal Ccsl al Ccnl e sul premio di risultato. A partire dall’1 aprile 2023 ci sarà un incremento del +6.5% pari a 110,95 euro mensili per la prima area professionale, 119,07 per la seconda e 146,13 per la terza. Alle retribuzioni base si aggiungono le una tantum di 320 euro a marzo e 200 euro a luglio 2023. Nel mese di giugno si provvederà all’armonizzazione con il Ccnl, subito dopo l’incremento previsto sulla base dell’inflazione Ipca 2022 che nelle attuali previsioni sarà intorno al 4,7%. Con l’applicazione del Ccnl, dall’1 giugno verranno messi a disposizione ulteriori 200 euro come welfare. 

Per quanto riguarda il sistema premiante, il valore massimo del premio è stato portato al 10,5% della retribuzione lorda comprensiva dell’elemento specifico Marelli. “Abbiamo migliorato la fascia di accessibilità del premio, i meccanismi di riconoscimento anche in presenza di ammortizzatori sociali - ha spiegato il segretario nazionale Fim, Ferdinando Uliano -, le verifiche e il monitoraggio a livello di stabilimento. Oltre al premio di risultato, viene confermato l’incentivo produttività. Abbiamo dato una buona copertura economica sulla paga base e sul premio di risultato, utilizzando le intese che abbiamo conquistato nel Ccsl con Stellantis, Cnhi, Iveco e Ferrari, facendole riconoscere anche per i lavoratori Marelli. Il negoziato con i vertici del Gruppo proseguirà il 3 e 4 maggio sugli altri aspetti normativi e sull’orario di lavoro”.

Rocco Zagaria

( 23 marzo 2023 )

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